Il rapporto trimestrale dell’Osservatorio sulle Telecomunicazioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni fotografa la situazione italiana relativa a connessioni ed ai relativi servizi più utilizzati dagli utenti. In particolare, nello studio si legge che nel primo trimestre 2014 si è registrato un calo degli accessi da rete fissa caratterizzato da una perdita di 640mila linee rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; tra i servizi continuano a calare gli SMS, che perdono dall’inizio dell’anno il 40 per cento degli utilizzi attestandosi a quota 13,2 miliardi, conseguenza soprattutto del successo delle app di messaggistica mobile come Whatsapp.
Al contrario, nello stesso trimestre è cresciuto il traffico dati da mobile, che registra un più 35 per cento , e la fibra: gli utenti ultrabroadband sono aumentati del 20,4 per cento, e precisamente di 77mila unità , dopo dodici mesi di stallo e in conseguenza degli investimenti degli operatori sulla fibra ottica agli armadi (FTTCab). A guadagnare da questo riposizionamento della domanda è stata soprattutto Fastweb, che segna più 0,9 per cento su base annuale, raggiungendo quota 9,6 per cento, superando Vodafone e diventando il terzo operatore di rete fissa per numero di abbonati .
Nonostante le statistiche che mostrano una crescita delle connessioni da smartphone e tablet e del relativo consumo di piano dati, invece, anche le linee mobile registrano un calo: lo studio fotografa meno 1,9 milioni rispetto allo stesso periodo del 2013 (di cui oltre 1 milione persi negli ultimi tre mesi). Nel dettaglio si sono ridotte le SIM dedicate esclusivamente al traffico vocale (meno 13,4 milioni rispetto a marzo 2012), emorragia solo in parte fermata dalle SIM con traffico internet che sono cresciute del 22,7 per cento in un anno, arrivando quasi a quota 39 milioni.
A soffrire di questo calo sono soprattutto gli operatori principali, Telecom e Vodafone, che scendono complessivamente dal 67,2 al 64,9 per cento in due anni: ne hanno in parte approfittato i service provider più piccoli con Wind che segna più 0,5 per cento fino a raggiungere il 24,5 per cento, e H3G che sfiora l’11 per cento grazie ad una crescita dello 0,6 per cento .
Per quanto riguarda gli operatori virtuali, prosegue la crescita degli abbonati ai MVNO (che crescono di 740 mila circa su base annua), la cui consistenza supera i 5,4 milioni di SIM (circa il 5,6 per cento della base clienti totale), con Poste Mobile che ne detiene il 55,2 per cento e Coop Italia che cresce di circa il 2 per cento.
Claudio Tamburrino