In sella a una Audi

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Dal colosso automobilistico, una bicicletta elettrica super-tecnologica e pronta per il futuro
Dal colosso automobilistico, una bicicletta elettrica super-tecnologica e pronta per il futuro

Che la nota casa automobilistica a quattro anelli fosse interessata ad espandersi verso il mercato dei mezzi a vocazione urbana era chiaro a tutti, ma suona inaspettato il fatto che Audi abbia estratto dal cilindro uno dei suoi primi mezzi a due ruote. Al tradizionale raduno primaverile di Volkswagen GTI presso il lago austriaco di Wörthersee , l’azienda di Ingolstadt ha presentato il primo concept di e-bike, dal nome Audi e-bike Worthersee.

Audi e-bike Worthersee

Definire questo mezzo a due ruote è alquanto complicato. Questa e-bike, infatti, non è una semplice bicicletta a pedalata assistita, né una bici sportiva tradizionale. È invece un mezzo pensato da Audi per lo sport, il divertimento e le acrobazie, che combina la trazione elettrica e la potenza muscolare per un utilizzo ibrido, capace quindi di soddisfare le esigenze di uso urbano quotidiano, ma anche di quello sportivo, fino a permettere agli atleti anche le più estreme competizioni come il down hill. Insomma, una bici elettrica multiuso e ipertecnologica, che coniuga il meglio del know how dei Quattro Anelli in materia di leggerezza, design, connettività e cura per i dettagli e che magari potrebbe essere realizzata, in futuro, nei neoacquisiti stabilimenti Ducati di Borgo Panigale.

Comunque sia, questa e-bike stupisce per lo stile e il desing minimalista e pulito, funzionale alle esigenze tecniche e alle scelte tecnologiche del mezzo. A primo impatto, colpiscono le ruote molto larghe rispetto al resto della struttura, che danno un senso di stabilità generale del velocipede elettrico. Nonostante le dimensioni, questi cerchi da 26″ pesano solamente 600 grammi ciascuno, grazie al CFRP, ossia al materiale plastico rinforzato con fibre di carbonio con cui sono realizzati.

Sempre con CFRP sono realizzati anche il forcellone (di tipo upside down) e il telaio, per un peso complessivo di 1,6 kg. La loro struttura, inoltre, sfrutta principi di bionica, ripresi dal mondo animale, per cui rinforzi al materiale sono presenti soltanto nelle zone sottoposte a maggior carico.

Tutto il mezzo nel complesso pesa appena 21 kg, a meno della batteria agli ioni di litio che da sola arriva a pesare 5 kg. La batteria, che opera a 48V, ha una capacità di 580Wh ed è in grado di alimentare un motore elettrico a magnete sincrono posto, per ragioni di stabilità del mezzo, nel punto più basso del telaio.
Questo motore elettrico risulta innovativo rispetto a tutti gli altri motori fino ad ora utilizzati nelle biciclette elettriche, in quanto può raggiungere un picco massimo di 2.3 kW con una coppia di 250 Nm.

Il rapporto peso/potenza del mezzo è pari a 7 kg/CV, tale quindi da permettere di raggiungere una velocità massima di ben 80 km/h, anche se l’autonomia varia da 50 a 70 km con una singola ricarica, che può essere effettuata presso una qualsiasi presa di corrente a 230V per circa due ore e mezza.

Sempre dal punto di vista strutturale, questa e-bike adotta un cambio a nove velocità attuato idraulicamente dal funzionamento sequenziale simile all’R-tronic montato sulla R8, i due freni, a disco, sono idraulici e le sospensioni all’avantreno e al retrotreno sono ad aria.

Dal punto di vista tecnologico, l’Audi e-bike Worthersee sembra essere uscita dal film fantascientifico Tron. Infatti nella trave superiore del telaio è integrato un computer di bordo touchscreen che può essere collegato in modalità wireless, grazie a un sistema a WLAN, la cui antenna è integrata nel cablaggio del freno anteriore.

Sullo schermo del computer di bordo possono essere letti dati di utilizzo della bicicletta molto interessanti, come la velocità, la distanza coperta, lo stato di carica della batteria, il consumo energetico e l’inclinazione raggiunta, momento dopo momento. E sempre tramite il computer integrato è possibile avviare la registrazione delle manovre e la regolazione di varie funzioni quali l’intensità della pedalata assistita e l’illuminazione, oltre a selezionare la modalità di guida, che sono cinque differenti.

Infatti, l’Audi e-bike Wörthersee dispone del cambio a nove velocità e di cinque modalità di funzionamento per il motore elettrico. Nello specifico, il ciclista può scegliere la modalità di corsa Pure che permette di usare la bicicletta nel modo classico, senza l’intervento del motore elettrico e tramite pedalata, grazie alla catena classica con cui è mossa la ruota posteriore.

Il programma Pedelec, invece, permette il gioco di squadra fra muscoli delle gambe ed elettroni, permettendo così di raggiungere una velocità di ben 80 km/h. A questa modalità ibrida si affianca la modalità e-Grip che consente di usare la bicicletta grazie al solo motore elettrico, con una velocità massima di 50 km/h. In questo caso, l’utilizzatore può controllare la potenza attraverso la manopola adibita e può impostarla sul computer di bordo.

Agli acrobati esibizionisti, invece, sono dedicati i programmi Wheelie, in cui il flusso di potenza viene controllato in modo da assistere nella fase di impennata e mantenere così un perfetto equilibrio. A seconda dell’esperienza del ciclista, i preogrammi Wheelie si suddividono in: Power Wheelie, con un angolo di impennata regolabile e in Balanced Wheelie, con cui il bilanciamento viene mantenuto elettronicamente così che il ciclista possa cambiare velocità in impennata modificando soltanto la posizione del corpo. Se si spinge in avanti la velocità aumenta, al contrario la velocità diminuisce. In questa modalità la bicicletta funziona come una sorta di estensione del corpo dell’acrobata.

Sempre attraverso il computer di bordo si controlla il sistema di illuminazione a LED integrato nel manubrio per quello anteriore e posto sotto la sella per l’illuminazione posteriore. Il computer controlla anche il sistema antifurto immobilizer del velocipede, che può essere sbloccato solo attraverso lo smartphone del proprietario, grazie al collegamento wireless di cui sopra. In aggiunta, sempre tramite il collegamento al cellulare, le immagini registrate durante l’utilizzo possono essere trasmesse in rete e confrontate con quelle degli amici, sfidandoli in una sorta di gara virtuale.

Al di là del concentrato di meraviglie, questa e-bike desta qualche dubbio sotto due punti di vista differenti: il prezzo e la reale possibilità di commercializzazione. In Italia la potenza erogata dal motore e la velocità raggiungibile richiederebbero l’immatricolazione almeno come un ciclomotore da 50cc.

(via The Verge )

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Pubblicato il
29 mag 2012
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