Tutte le comunicazioni elettroniche sono state ripristinate , a circa 24 ore dall’ esteso blackout che aveva disconnesso l’intero stato del Sudan. Nella notte tra ieri e oggi gli analisti della società d’intelligence Renesys hanno registrato la ripresa di Internet nel paese africano, finito completamente offline in seguito all’ondata di protesta popolare contro il presidente al-Bashir e la sua decisione di sospendere le sovvenzioni petrolifere.
Subito identificata come la più estesa disconnessione dopo quella egiziana (2011), la caduta di Internet in Sudan sarebbe stata causata – almeno secondo gli stessi analisti di Renesys – da un ordine emanato a livello governativo per frenare il dissenso e la proliferazione di informazioni online. Dall’ambasciata sudanese negli Stati Uniti è arrivata la smentita: le autorità di Khartum non avrebbero nulla a che vedere con il blackout cibernetico .
Nello specifico , la caduta di Internet sarebbe da imputare agli stessi manifestanti sudanesi, che avrebbero bruciato le strutture di Canar Telecom – tra i principali gateway internazionali per il paese – provocando il blackout. Le rilevazioni di Renesys hanno tuttavia precisato che la disconnessione di Canar Telecom è avvenuta circa 90 minuti dopo quella provocata dagli altri due provider Sudatel e Zain . Un dettaglio piuttosto sospetto. ( M.V. )