È previsto per giovedì 6 luglio il debutto a pieno regime di INAD ovvero dell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Un’iniziativa messa in campo con l’obiettivo dichiarato di semplificare ulteriormente lo scambio delle comunicazioni tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Come anticipato il mese scorso, da questa settimana tutti potranno consultare l’elenco.
INAD: i vantaggi del Domicilio Digitale
Quali sono i vantaggi concreti, per il cittadino e per la collettività? Anzitutto, chi sceglie di indicare il proprio Domicilio Digitale, potrà riceverà lì ogni comunicazione con valore legale, inclusi rimborsi fiscali, accertamenti e detrazioni d’imposta, con avvisi recapitati in tempo reale.
Si tolgono dunque di mezzo le conseguenze negative da sempre legate a ritardi o mancati recapiti. Inoltre, niente più file agli sportelli. Per la PA c’è poi un notevole risparmio in tempo di costi e risorse, senza considerare la riduzione nell’utilizzo della carta e i benefici sulla sostenibilità ambientale.
Riportiamo di seguito le parole di Stefano Sordi, Amministratore Delegato di Aruba PEC e Direttore Generale di Aruba, tra i fornitori principali in Italia per quanto riguarda il servizio di Posta Elettronica Certificata.
Si tratta di un passo avanti fondamentale per la digitalizzazione del Paese e la semplificazione della burocrazia. Il nuovo servizio consente ai cittadini di registrare su INAD il proprio indirizzo PEC, che diventa un canale unificato per ricevere tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione. In quanto principale Gestore PEC, possiamo però confermare che ancora prima della nascita di INAD, una larga parte di privati aveva già deciso di dotarsi di una casella PEC, merito dei sostanziali vantaggi che lo strumento porta, a fronte di un costo molto basso. Ci aspettiamo, dunque, che il domicilio digitale rafforzi i benefici per coloro che già la possiedono e spinga ulteriori cittadini ad attivarla.
Domicilio Digitale: come inserire la PEC in INAD
Come inserire la propria PEC in INAD, così da renderla il Domicilio Digitale? È già possibile dal 6 giugno. Non bisogna far altro che recarsi sul sito governativo di riferimento, premere il pulsante “Attiva il tuo Domicilio”, eseguire l’autenticazione con una delle modalità consentite (SPID, CIE o CNS), confermare di aver consultato l’informativa sul trattamento dei dati personali e inserire la propria casella di Posta Elettronica Certificata.
In qualsiasi momento sarà poi consentito modificare l’indirizzo, indicandone uno differente. Va precisato che l’iscrizione è del tutto volontaria.
Aggiornamento (6 luglio 2023): il servizio è ora pienamente operativo e consente la ricerca dei Domicili Digitali inseriti.