Incentivi auto 2024: possibili nuovi fondi

Incentivi auto 2024: possibili nuovi fondi

Il ministro Giorgetti non esclude la possibilità di stanziare nuovi fondi da destinare agli incentivi auto 2024: la situazione aggiornata.
Incentivi auto 2024: possibili nuovi fondi
Il ministro Giorgetti non esclude la possibilità di stanziare nuovi fondi da destinare agli incentivi auto 2024: la situazione aggiornata.

Trascorsi solo due giorni dalla messa online della piattaforma per richiedere gli incentivi auto 2024, i fondi sono già andati a ruba, almeno per quanto riguarda la categoria M1 CO2 0-20, quella relativa ai veicoli esclusivamente elettrici. Chi non è arrivato in tempo rimarrà a bocca asciutta? Forse no.

Nuovi fondi per gli incentivi auto 2024?

Ieri, in occasione della sua visita al POINT di Dalmine (BG), Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha dichiarato che Altri soldi ne potranno arrivare, ma bisogna sempre scegliere dove mettere i soldi, come riportato da Il Sole 24 Ore. Ha inoltre precisato che I soldi non sono infiniti, sono limitati e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivi e che dalle prime verifiche condotte non sono emerse anomalie nella procedura di assegnazione.

Al momento, la situazione è quella raffigurata nell’immagine qui sotto. Per gli aggiornamenti in tempo reale rimandiamo al sito ufficiale dell’Ecobonus gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Ecobonus 2024: i fondi residui (situazione aggiornata al 5 giugno 2024)

Per meglio comprendere quali siano le categorie in questione, ecco una breve legenda.

  • M1: autoveicoli (elettriche, ibride e a motore termico con emissioni fino a 135 grammi di CO2 per chilometro);
  • L1e-L7e: motocicli e ciclomotori a due, tre o quattro ruote, senza limiti di potenza (elettrici e non, di classe uguale o superiore a Euro 5);
  • N1 e N2: veicoli commerciali (esclusivamente elettrici).

Concentrando l’attenzione sulle quattro ruote destinate a uso privato, i fondi bruciati sono quelli relativi alle auto elettriche, ovvero i 205 milioni di euro destinati ai modelli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 grammi per chilometro percorso.

Ricordiamo che è il concessionario o rivenditore a dover inoltrare la richiesta per ottenere l’Ecobunus (e non l’acquirente finale). L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire la transizione verso un modello di mobilità più sostenibile, in modo coerente a quanto previsto dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia) e dall’Agenda 2030.

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Pubblicato il
5 giu 2024
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