Secondo Reuters, la Commissione europea avvierà un’indagine nei confronti di Amazon per la possibile violazione del Digital Markets Act (DMA). L’azienda di Seattle non avrebbe rispettato il divieto di auto-preferenza dei prodotti. Il procedimento verrà seguito da Teresa Ribera, nuova Commissaria antitrust che prenderà il posto di Margrethe Vestager.
Amazon respinge le accuse
Amazon stata designata come gatekeeper il 6 settembre 2023, in quanto occupa una posizione dominante in due settori: e-commerce e advertising. Deve pertanto rispettare il Digital Markets Act applicato a partire dal 7 marzo 2024.
La Commissione europea ha avviato le prime indagini il 25 marzo 2024 nei confronti di Apple, Google e Meta. In quell’occasione aveva anticipato un possibile procedimento nei confronti di Amazon per la violazione dell’art. 6 comma 5 del DMA:
Il gatekeeper non garantisce un trattamento più favorevole, in termini di posizionamento e relativi indicizzazione e crawling, ai servizi e prodotti offerti dal gatekeeper stesso rispetto a servizi o prodotti analoghi di terzi. Il gatekeeper applica condizioni trasparenti, eque e non discriminatorie a tale posizionamento.
In pratica, l’azienda di Seattle avrebbe dato maggiore visibilità ai suoi prodotti (ad esempio nei risultati delle ricerche) rispetto a quelli dei venditori terzi. Anche BEUC aveva evidenziato questa pratica scorretta all’inizio di settembre. Secondo le fonti di Reuters, la Commissione europea potrebbe avviare un’indagine nel 2025. La decisione verrà presa dalla nuova Commissaria nei prossimi mesi.
Amazon ha dichiarato che rispetta pienamente il DMA. Nel report pubblicato a marzo è scritto che i suoi modelli di ranking non fanno distinzioni tra i prodotti venduti da Amazon Retail o da terze parti o tra un prodotto Amazon e un prodotto di terze parti.