Stando a quanto riferito da Reuters, nella giornata di martedì 17 dicembre, la Guardia di Finanza avrebbe condotto perquisizioni all’interno delle sedi di nove società di corrieri, alla ricerca di presunte fatture false emesse a beneficio dei giganti della logistica Amazon, SDA e GLS. L’agenzia di stampa dichiara di aver visionato un documento composto da un totale di 23 pagine e relativo all’operazione.
Cosa sappiamo dell’indagine su Amazon, SDA e GLS
Dalle informazioni trapelate si apprende inoltre che la Procura di Torino avrebbe avviato un’indagine concentrando la propria attenzione su Amazon Italia Transport e su Amazon City Logistica (entrambe sono aziende italiane controllate dal gruppo statunitense) oltre che su SDA Express Courier (parte di Poste Italiane) e su General Logistics System Enterprise (gestita dalla britannica International Distribution Services). L’obiettivo sarebbe quello di far luce su presunte frodi fiscali e su pratiche di lavoro illegali. Al momento non si registrano commenti dalle parti interessate.
La pubblicazione di Reuters fa poi riferimento a un’azione che vedrebbe sotto la lente d’ingrandimento le due realtà che fanno capo ad Amazon, per una presunta evasione da 10,5 milioni di euro per il periodo compreso tra il 2019 e il 2022 oltre che per aver impiegato falsi contratti di appalto al posto dei contratti di lavoro
. La prima delle due accuse sarebbe rivolta anche a SDA (per un’evasione stimata in 23 milioni di euro, dal 2019 al 2023) e a GLS (circa 10 milioni di euro, dal 2020 al 2023).
Ancora, la stessa indagine attribuirebbe alle aziende il mancato rispetto delle leggi sul lavoro e sulla fiscalità, attraverso un’organizzazione dell’attività di business che avrebbe coinvolto società a responsabilità limitata per la fornitura del personale, portando all’omissione dell’IVA e riducendo i contributi previdenziali.
Infine, ricordiamo che nel mese di luglio Amazon Italia Transport è già stata oggetto di un sequestro da 121 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza.