La macchina della sorveglianza dell’India ha oliato anche gli ultimi ingranaggi: BlackBerry ha consentito alle autorità l’accesso alle comunicazioni cifrate che i cittadini scambiano attraverso i servizi di messaggistica e email.
A scrivere l’epilogo dell’ annoso braccio di ferro tra l’azienda canadese e l’India è un documento del Dipartimento delle Telecomunicazioni del Ministero delle Comunicazioni e dell’IT locale esaminato da The Economic Times : “pur mostrando ancora dei piccoli margini di miglioramento – si legge nel documento – il sistema legale di intercettazione per i servizi BlackBerry è pronto all’uso”.
Alle autorità sarà possibile tracciare in tempo reale le email e gli allegati , verificare lo stato di consegna dei messaggi di chat , monitorare i percorsi di navigazione compiuti dagli utenti BlackBerry che operano su tutte le reti mobile indiane non appena la decima telco che supporta servizi BlackBerry aderirà al sistema. Fuori dall’accordo , come già si era premurata di rassicurare l’azienda canadese, resteranno i servizi legati al BlackBerry Enterprise Server , le cui chiavi di cifratura restano private , nelle mani dei clienti.
I server dedicati alle intercettazioni installati da BlackBerry a Mumbai nel 2012, dunque, entreranno presto in funzione a pieno regime: le autorità hanno deciso di acquistarli e di formare cinque addetti al monitoraggio. Sarà BlackBerry ad occuparsi dell’addestramento, organizzato presso la sede di Waterloo, in Canada. Ammesso che la negoziazione per le spese di viaggio e alloggio vada a buon fine. ( G.B. )