Il governo indiano sostiene di esserci riuscito: avrebbe decifrato il traffico dei BlackBerry , i popolari palmari tuttofare di Research In Motion ( RIM ). Una questione su cui l’azienda aveva già preso ferma posizione e su cui l’India aveva insistito ad alta voce , minacciando il blocco del servizio.
Il Dipartimento Telecomunicazioni, l’Intelligence Bureau e la National Technical Research Organisation indiani hanno svolto test intensivi su Bharti Airtel , BPL Mobile , Reliance Communications e Vodafone-Essar , per intercettare i messaggi in transito tra sistemi BlackBerry e sistemi non-BlackBerry . Alcune difficoltà in più per raggiungere l’obiettivo sarebbero state incontrate proprio su Vodafone-Essar, ora superate.
Lo ha riferito una fonte anonima del Dipartimento a Indiatimes , spiegando che inizialmente “la decompressione è in collaudo ed è riuscita sulle reti di tre operatori: Bharti Airtel, Reliance Communication e BPL Mobile”.
Tutto è molto ermetico: “Il test è condotto esclusivamente per soluzioni non-enterprise “, dice la fonte di stato, il che sembra escludere i protocolli proprietari e protetti di RIM. Sullo stesso tono Vodafone-Essar, da cui si apprende – sempre in modo anonimo – che le prove sono riuscite con successo anche per quanto concerne la loro rete. E agli altri provider, le cui strutture dovessero risultare d’ostacolo, sarà chiesto di allinearsi per consentire l’operazione. Si tratta probabilmente di una misura per spostare il “traffico” al di fuori dei protocolli RIM.
L’iniziativa, avviata dopoché RIM aveva rifiutato di consegnare il Passepartout , sembrerebbe per ora lasciare al sicuro i contratti di tipo aziendale, ma restano le perplessità, prima tra tutte quella derivante dagli sforzi che il governo compie per pubblicizzare la propria attività di spionaggio controllo sul traffico. E si attende, naturalmente, una replica di RIM, una replica che potrebbe passare anche attraverso iniziative legali.
Marco Valerio Principato