India, in galera dopo uno scanning cerebrale

India, in galera dopo uno scanning cerebrale

Certe autorità indiane sono convinte che uno strumento di analisi possa dire la verità, tutta la verità, anche quella che non si sa se è verità. E su queste basi decidono un ergastolo
Certe autorità indiane sono convinte che uno strumento di analisi possa dire la verità, tutta la verità, anche quella che non si sa se è verità. E su queste basi decidono un ergastolo

Di brain scanning si è parlato in diverse occasioni , ma in India qualcuno pare convinto che una particolare versione dello scanner cerebrale funzioni, anche in assenza di prove scientifiche attendibili: lo scorso giugno, servendosi di un BEOS test, un magistrato ha ritenuto una donna effettivamente colpevole dell’uccisione dell’ex fidanzato e l’ha condannata al carcere a vita .

Il BEOS (Brain Electrical Oscillations Signature) test è un sistema sviluppato dal neurologo indiano Champadi Raman Mukundan: impiega un elettroencefalogramma per determinare se un dato soggetto ricorda specifici dettagli di un crimine, nel momento in cui questo viene letto ad alta voce, spiega Engadget .

Molte le perplessità sulla vicenda: la memoria episodica di un evento è notoriamente ritenuta fallace e, nella circostanza, i risultati del test non sono neppure stati vagliati attraverso il processo della revisione paritaria . Dunque, gli esperti affermano che già queste semplici considerazioni rendono l’esito della vicenda a dir poco risibile .

Tuttavia la condanna è stata formalizzata e la donna è ufficialmente un’assassina. A nulla è servito insistere nelle dichiarazioni di innocenza, che non hanno lambito l’attenzione degli inquirenti, convinti dell’assoluta affidabilità della macchina.

La notizia della singolare condanna ha ora varcato i confini indiani: “Tutto ciò contemporaneamente mi interessa e mi infastidisce”, racconta all’ International Herald Tribune Henry Greely, bioetico della Stanford Law School a proposito del verdetto indiano. “Insistiamo a cercare soluzioni tecnologiche magiche , per le macchine della verità. Può darsi un giorno le avremo, ma è necessario pretendere i più alti standard per provare l’assoluta veridicità delle affermazioni, prima di rovinare la vita delle persone basandoci su di esse”.

Marco Valerio Principato

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
17 set 2008
Link copiato negli appunti