India, la grande tenebra sui pirati

India, la grande tenebra sui pirati

L'Alta Corte di Calcutta obbliga quasi 400 provider a bloccare tutti gli accessi ad un gruppo di 104 siti votati alla condivisione illecita di opere musicali. I vertici di MPAA studiano da vicino le strategie indiane
L'Alta Corte di Calcutta obbliga quasi 400 provider a bloccare tutti gli accessi ad un gruppo di 104 siti votati alla condivisione illecita di opere musicali. I vertici di MPAA studiano da vicino le strategie indiane

Ad aprire il fuoco erano stati i vertici della Indian Music Industry (IMI), equivalente asiatico della statunitense Recording Industry Association of America (RIAA). In una lista nera del copyright, un gruppo di 104 spazi web votati alla condivisione selvaggia di album e singoli prodotti dall’industria discografica indiana.

Da bollyextreme.com a musicindiaonline.com , i siti erano finiti nel mirino delle etichette per violazione su larga scala del diritto d’autore. I giudici dell’Alta Corte di Calcutta hanno ora obbligato tutti i provider locali – in tutto sono 387 – a bloccare gli accessi online alle piattaforme indicate dalle major.

In sostanza, i provider indiani dovranno oscurare i siti a mezzo DNS e tramite blocco degli indirizzi IP . Specifiche tecnologie di Deep Packet Inspection (DPI) dovranno assicurarsi che tutti i domini pirata rimangano inaccessibili agli utenti del paese asiatico.

Grande soddisfazione da parte dei vertici della International Federation of Phonographic Industry (IFPI), che hanno sottolineato come l’oscuramento a mezzo DNS non rappresenti affatto una misura eccessiva. Anzi, si tratterebbe di un’opzione fondamentale per combattere al meglio la proliferazione di contenuti che circolano in violazione del copyright.

“Il furto dei contenuti è un problema globale che richiede un impegno globale per la sua risoluzione – ha aggiunto il CEO di MPAA Chris Dodd nel corso di un evento a Mumbai – Incoraggiamo l’industria cinematografica indiana a respingere quella falsa tesi secondo cui non si può essere allo stesso tempo a favore della tecnologia e della protezione del diritto d’autore”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
19 mar 2012
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