India: oggi l'incontro decisivo sulle VPN

India: oggi l'incontro decisivo sulle VPN

All'incontro, in cui si deciderà il futuro delle VPN in India, parteciperanno anche i gestori di due dei servizi più importanti sul mercato.
India: oggi l'incontro decisivo sulle VPN
All'incontro, in cui si deciderà il futuro delle VPN in India, parteciperanno anche i gestori di due dei servizi più importanti sul mercato.

Andrà in scena a Nuova Delhi nella giornata di oggi, venerdì 10 giugno, un incontro decisivo per il futuro delle VPN in India. Lo ha convocato Rajeev Chandrasekhar, ministro di stato per il comparto IT. Vi parteciperanno esperti di questioni legali ed esponenti di gruppi attivi sul fronte delle policy. Saranno presenti anche i portavoce di due dei servizi più importanti sul mercato: ExpressVPN e Surfshark.

Sul tavolo, la delicata questione relativa alle nuove regole appena approvate dal governo e che dovrebbero entrare in vigore a fine mese, costringendo i gestori delle piattaforme online a conservare per lungo tempo le informazioni a proposito dei clienti e delle attività da loro svolte quando connessi. Questo, come ritengono in molti, costituisce un potenziale rischio per la privacy anziché rafforzare la difesa della cybersecurity nel paese.

Il futuro delle VPN in India si decide oggi

Tutto ha avuto inizio quanto, a fine aprile, l’agenzia governativa CERT-In, (Indian Computer Emergency Response Team) ha ottenuto l’introduzione della direttiva. Fin da subito sono stati manifestati dissensi, sia dagli addetti ai lavori sia dagli utenti. Alcuni provider hanno già dato vita a quella che può essere definita come una grande fuga, pur di non sottostare a un’imposizione ritenuta non solo insensata, ma persino controproducente.

Tra questi figurano ExpressVPN e Surfshark. Entrambi hanno annunciato lo spegnimento dei server localizzati nel territorio. I vertici di IPVanish invece temporeggiano, rimandando la decisione alle prossime settimane, quando il quadro sarà più chiaro.

Cosa accadrà? Nessuna delle ipotesi è da escludere. Potrebbe essere introdotta un’eccezione per le VPN, ma a quel punto i rappresentanti degli altri settori dell’industria si sentirebbero in diritto di alzare la voce per ottenere la medesima concessione. Lo stesso ministro ha più volte ribadito come il governo non intenda rivedere la propria posizione, ribadendo come le società non disposte ad aderire alle nuove regole siano libere di lasciare il paese.

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Pubblicato il
10 giu 2022
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