Indiegogo: ci vuole più trasparenza

Indiegogo: ci vuole più trasparenza

La nota piattaforma di crowdfunding diventa più esigente verso i suoi utilizzatori. Il tentativo è di evitare le truffe, offrire più garanzie ai sostenitori e premiare gli imprenditori più seri
La nota piattaforma di crowdfunding diventa più esigente verso i suoi utilizzatori. Il tentativo è di evitare le truffe, offrire più garanzie ai sostenitori e premiare gli imprenditori più seri

La piattaforma di finanziamento collettivo Indiegogo sta proseguendo a ritmo serrato i suoi aggiornamenti volti a rendere lo strumento più credibile e sicuro . L’operazione è sostenuta dal team Trust and Safety, che già a dicembre aveva condiviso con la comunità gli intenti. Spinti dalla necessità di accrescere la community in maniera collaborativa, la raccolta di feedback ha aggiunto alcuni tasselli importanti su ciò che gli utenti si aspettano da una piattaforma simile. “Siamo orgogliosi di aiutare gli imprenditori ovunque essi siano, ma capiamo che visto che ogni progetto è diverso, determinare il rischio associato ad esso può essere impegnativo, soprattutto se non l’hai mai fatto prima. Il nostro obiettivo è darti il ​​contesto necessario per prendere una decisione più informata prima di sostenere una campagna” – scrive l’azienda sul suo blog .

Indiegogo

Tra le novità introdotte si nota l’ esplicitazione del punto in cui ci si trova con il progetto . Gli imprenditori dovranno quindi specificare il loro “Product Stage” (con relativi rischi associati) così da rendere maggiormente partecipi i finanziatori e collaboratori. Ma l’imprenditore avrà anche un altro impegno verso i sostenitori, ovvero quello di tenerli informati sul “dietro le quinte”. Si tratta di una feature molto richiesta, che mira ad aumentare la partecipazione e la connessione tra realtà differenti, entrambe strette da un accordo di collaborazione che spesso rimane tacito e nascosto. Da oggi viene chiesto invece che i progressi siano condivisi .

Almeno una volta al mese il responsabile del progetto dovrà pubblicare foto, video e qualsiasi altro tipo di materiale multimediale possa aiuti a rassicurare i finanziatori circa il buon esito del progetto e la corretta strada intrapresa. “Una volta che un cliente supporta la tua campagna, guarderà quelli che sono i tuoi aggiornamenti come ad una continuazione della tua storia relativa alla campagna. I sostenitori sono interessati a vedere il loro reale impatto sul tuo progetto. Se la tua campagna è ancora in corso o l’hai inserita InDemand, gli aggiornamenti possono aiutare i nuovi clienti a vedere che sei attivo e rispondi” – specificano da Indiegogo, aggiungendo anche che da una statistica emerge che i progetti caratterizzati da continui upgrade all’esterno riescono a crescere il 286 per cento più velocemente , quindi meglio “esporsi”.

Ma Indiegogo, non ha perso l’opportunità di offrire agli imprenditori servizi fondamentali per il loro successo. “Grazie a un gruppo di partner incredibili tra cui IBM e Arrow Electronics, stiamo rendendo più facile per gli imprenditori navigare nel complicato processo di creazione, produzione e spedizione di un prodotto. Vogliamo anche rendere più facile portare nel mondo le idee che ti ispirano”. Ciò significa che chi si sottoscrive alla piattaforma avrà ora ulteriori armi a disposizione (o per meglio dire “partner fidati”) per realizzare il suo sogno di vendere prodotti con successo e profitto . Nel solo mese di agosto sono state 9 le startup che ce l’hanno fatta. Gran parte del loro successo è dato da imprenditori e team di lavoro illuminati, ma anche dalle opportunità che Indiegogo ha loro riservato. Ovviamente le modifiche sono volte anche a migliorare il percepito del servizio che l’azienda mette a disposizione e migliorare i dati di successo di chi vi si è affidato. Una ricerca del 2016, infatti, ha evidenziato che solo un terzo dei progetti cofinanziati sono riusciti a rispondere agli obiettivi prefissati . E le percentuali di insuccesso sono purtroppo elevate anche sulla piattaforma concorrente Kickstarter (affetta anche da truffe frequenti che hanno addirittura spinto Paypal a rivedere i suoi termini di utilizzo in merito ai risarcimenti).

Mirko Zago

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Pubblicato il
11 set 2017
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