InfoCert ha annunciato la disponibilità di SPID di uso professionale (anche noti come SPID di tipo 3), così definiti direttamente dall’Help Desk dell’Agenzia per l’Italia Digitale:
Il terzo livello di sicurezza SPID, oltre al nome utente e la password, richiede un supporto fisico particolare che gestisce delle chiavi crittografiche. Tale supporto può essere una smart card o un dispositivo per la firma digitale remota (HSM).
Trattasi di un servizio prettamente di uso business, per utilità specifiche in ramo aziendale. Aggiunge la stessa InfoCert:
A tale livello è associato un rischio altissimo e compatibile con l’impiego di un sistema di autenticazione informatica a due fattori basato su certificati digitali e criteri di custodia delle chiavi private su dispositivi che soddisfano i requisiti dell’Allegato 3 della Direttiva 1999/93/CE
Lo SPID di uso professionale può essere richiesto a InfoCert tramite partner convenzionati o da remoto tramite i tradizionali servizi già disponibili. L’identificazione può essere gestita anche in completa autonomia da parte di tutti coloro i quali già dispongono di Firma Digitale o Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
Così Pasquale Chiaro, Head of Product di InfoCert: “L’utilizzo di SPID è cresciuto esponenzialmente nel 2020, tanto da registrare oltre 20 milioni di identità attive, rispetto ai 5 milioni registrati a fine 2019. Per i cittadini è ormai uno strumento indispensabile per richiedere bonus governativi, consultare posizioni previdenziali e contributive, ottenere il Cashback di Stato, accedere all’APP IO e molto altro“. E continua: “La possibilità di disporre di un account professionale semplificherà l’operatività di imprese e professionisti in molteplici contesti lavorativi – come già dimostrano diversi casi d’uso nei reparti amministrativi di grandi aziende o all’interno di studi associati di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro – accelerando ulteriormente la diffusione di uno strumento capace di generare valore per l’intero sistema Paese. Finalmente le organizzazioni non saranno costrette a richiedere ai dipendenti l’uso di uno strumento privato, quale è SPID personale, e di avere comunque la garanzia di usabilità su tutti i portali“.