Partiamo dalla terminologia. Perché se la parola “hacker” troppo spesso adduce nell’opinione pubblica sentimenti negativi, è perché la narrativa comune ne ha distorte le radici ed il significato.
Ethical hacking: come si fa
La dicotomia hacker-buono / cracker-cattivo non è percepita, tanto che alla parola hacker è ormai diventato necessario anteporre “ethical“. Un rafforzativo un tempo inutile, oggi invece fondamentale per spiegare cosa sia davvero l’hacking, quali siano le pulsioni che lo portano avanti e quale ruolo possa avere l’hacker nella società.
Un apposito corso su Udemy può introdurre qualunque appassionato in questo mondo. Sebbene si tratti necessariamente di competenze frutto di fai-da-te, il corso rappresenta una introduzione generale in grado di delineare il profilo dell’Ethical Hacking. Così è descritto dall’autore, Giuseppe Compare:
Il corso presenta gli strumenti principali utilizzati da un ethical hacker. Nel corso è presente anche il mio libro che consente di studiare in modo dettagliato la parte teorica. Dopo ogni lezione aggiuntiva teorica verrà descritto il funzionamento degli strumenti con esempi pratici, ad esempio, come eseguire dei penetration test manuali con burp e come evidenziare le tipologie di attacco più frequenti (sql injection, xss, xxe ed altre). Il corso risulterà completo dopo aver seguito tutte le lezioni e aver completato i quiz. Alla fine, in caso di esito positivo, verrà rilasciato un attestato.
Nozioni tecniche su pratiche comuni, le basi da cui partire per istruire le proprie curiosità e guidare i propri approfondimenti. 6,5 ore di video on-demand, 1 risorsa scaricabile ed accesso illimitato al corso costano appena 11,99 euro grazie allo sconto disponibile solo per la giornata di oggi, il tutto attraverso metodo e relazione che oltre 300 corsisti hanno già valutato con un voto pari a 4,5/5.
Il libro a cui fa riferimento il corso è disponibile su Amazon in copertina flessibile a 17,67 euro ed in formato Kindle a 2,99 euro.