A partire dal mese di luglio, i clienti italiani di ING dovranno fare i conti con la scelta di chiudere ATM e casse automatiche: è quanto deciso dal gruppo olandese, non senza sollevare qualche legittima perplessità. A riportare la notizia è stata questa mattina la redazione de Il Sole 24 Ore. Per il momento il sito ufficiale non ne fa menzione.
Da luglio niente più ATM e casse per i clienti ING
La comunicazione sarebbe giunta nella giornata di ieri attraverso l’invio di un messaggio via email. I correntisti in Italia sono circa 1,3 milioni e l’istituto ha una presenza distribuita in tutto il paese. Sarà ancora possibile prelevare, ma rivolgendosi agli sportelli di altre banche (e facendo fronte a eventuali commissioni), mentre per il versamento degli assegni sarà necessario l’invio della documentazione. Le reazioni all’annuncio non hanno tardato a manifestarsi sui social.
So @ING_news , yesterday you announced on an email the shutdown of all Italian branches, this morning another email announced a unilateral modify to our contracts, with annual interest rate slashed by 20x (from 0.02% to 0.001%).
Anything we should worry about? 😁#ing @INGItalia— Marco Spaziani Brunella (@marcoSpazianiB) April 28, 2021
Pianificata inoltre una riduzione nel numero delle strutture fisiche sul territorio attraverso le quali interagire con i servizi di consulenza, tra filiali e Arancio Store: passeranno complessivamente da 30 a 23. Nel post allegato un riferimento al tasso base di Conto Arancio diminuito da 0,02% a 0,001%, altra decisione che in settimana ha sollevato parecchie voci di dissenso.
#Ing dice addio al #contante in #Italia: chiudono Atm e casse automatiche https://t.co/ek5GjARJ8X pic.twitter.com/EwR197WE1i
— IlSole24ORE (@sole24ore) April 28, 2021
La mossa è per il momento unica nel suo genere, almeno in Italia. Troppo presto per prevedere se altre banche seguiranno l’esempio di ING, che dovrà comunque fare i conti con le reazioni dei clienti. Un modo per forzare l’addio al contante che, a differenza di quanto fatto ad esempio da noi (a livello pubblico) con Cashback di Stato e Lotteria degli Scontrini, non passa da un incentivo ai cittadini, bensì dal sottrarre loro libertà di scelta.