La lingua che usa Ingenuity su Marte per discutere con Perseverance è una lingua ben nota sul pianeta Terra: si tratta, infatti, del tradizionalissimo protocollo Zigbee, standard del tutto comune che nelle case di ognuno di noi viene utilizzato per accendere lampadine e per far dialogare il mondo IoT delle smart home.
Zigbee su Marte
Si tratta di una novità interessante emersa all’interno di un podcast al quale ha partecipato anche Tobin Richardson, CEO della Zigbee Alliance. La scelta sarebbe motivata dal fatto che lo standard è pensato per situazioni ben differenti, ma con aspettative del tutto simili: quel che serve è una connessione affidabile, per uno scambio di informazioni relativamente basso e con la necessità di consumi del tutto minimali. Un protocollo robusto, soprattutto, pensato per la massima continuità di servizio senza interruzioni. Le caratteristiche sono insomma complessivamente migliori e più complete rispetto ad altri protocolli, rivelandosi perfetto per la missione: quel che serve in casa, ma anche quel che serve su Marte ad un drone che vola attorno ad un robot motorizzato dislocato sul terreno.
Grazie alla mancanza di ostacoli e ad una atmosfera estremamente rarefatta, il segnale può viaggiare molto più su Marte che non sulla Terra: questo consente di comunicare in modo più efficace, con una copertura maggiore e tale da moltiplicare anche venti volte la distanza possibile.