L’obiettivo principale, ovvero far volare un drone su Marte, è stato già raggiunto, ma la NASA vuole superare i limiti con il quarto volo di Ingenuity programmato per oggi alle 16:12 ora italiana. L’elicottero percorrerà una distanza maggiore ad una velocità più alta e ritornerà al punto di partenza nel Wright Brothers Field. Le prime immagini arriveranno sulla Terra alle 19:21 ora italiana.
Ingenuity: verso l’infinito e oltre
Lo scopo della missione Mars 2020 è trovare tracce di vita del passato, utilizzando gli strumenti scientifici a bordo del rover Perseverance. La NASA ha voluto però verificare se ci fossero le possibilità di volare su Marte, sfruttando Ingenuity per effettuare una serie di dimostrazioni. I primi tre test sono stati superati con successo. Il terzo volo del 25 aprile ha permesso agli ingegneri di raccogliere abbastanza dati per progettare la prossima generazione di elicotteri marziani.
Ora la NASA ha deciso di spingersi oltre con il quarto volo. Anche in questo caso Ingenuity raggiungerà un altezza di 5 metri, ma percorrerà 84 metri volando verso sud. L’elicottero scatterà varie foto (una ogni 1,2 metri) della superficie di Marte con la fotocamera inferiore in bianco e nero, coprendo in totale 133 metri. A questo punto si fermerà, scatterà immagini con la fotocamera frontale a colori e tornerà indietro.
La distanza totale verrà coperta in 117 secondi ad una velocità di 3,5 m/s (8 Km/h). Dopo aver ricevuto i dati, gli ingegneri valuteranno i piani per il quinto volo (se l’elicottero sarà ancora funzionante). Nella foto seguente, scattata da Ingenuity durante il terzo volo, si può vedere il rover Perseverance (in alto a sinistra).
Aggiornamento (30/04/2021): Il quarto test di volo è stato posticipato alle 16:46 ora italiana di oggi. In base ai dati ricevuti, l’elicottero non ha completato il passaggio alla modalità volo. Le prime immagini arriveranno alle 19:39 ora italiana.
Addio a Michael Collins
Michael Collins, uno dei tre astronauti della missione Apollo 11, è deceduto ieri all’età di 90 anni. Era noto con il soprannome “astronauta dimenticato” perché si trovava sul modulo di comando in orbita, quando i colleghi Neil Armstrong e Buzz Aldrin hanno toccato il suolo lunare nel 1969. Questo è il tweet di Buzz Aldrin (91 anni), l’unico dei tre ancora in vita (Neil Armstrong è deceduto nel 2012).
Dear Mike,
Wherever you have been or will be, you will always have the Fire to Carry us deftly to new heights and to the future. We will miss you. May you Rest In Peace. #Apollo11 pic.twitter.com/q4sJjFdvf8— Dr. Buzz Aldrin (@TheRealBuzz) April 28, 2021