Dopo il flop del progetto messo in campo nei mesi scorsi, con il lancio di un’applicazione poi ritirata, ora anche il Regno Unito sta finalmente per correggere il tiro in tema di contact tracing: l’Irlanda ha lanciato il proprio software in luglio, la Scozia ha fatto lo stesso pochi giorni fa, mentre la data da cerchiare in rosso sul calendario per Inghilterra e Galles è quella di giovedì 24 settembre.
Inghilterra e Galles: contact tracing e Rule of Six
Tutte le app in questione sono basate sulla tecnologia di Google e Apple, la stessa impiegata in Italia per la nostra Immuni che garantisce il pieno rispetto di privacy e sicurezza grazie alla gestione decentralizzata dei dati.
Ad aziende e attività di ogni tipo verrà chiesto di esporre codici QR utili per il download così da spingerne la diffusione nel minor tempo possibile. Il tallone d’Achille dei progetti fin qui messi in campo a livello internazionale è proprio quello relativo all’adozione: troppo pochi utenti perché la rete di contact tracing possa risultare efficace.
La stessa tipologia di codici verrà sfruttata anche per creare registri attraverso i quali sarà possibile risalire a coloro che hanno visitato un locale, così da avvisarli eventualmente della potenziale esposizione alla malattia se un avventore dovesse risultare positivo. Insomma, qualcosa di molto simile a quanto già avviene con le schede cartacee che viene chiesto di compilare all’ingresso, ma automatizzato e senza implicazioni negative per quanto concerne la privacy.
Per contrastare l’importante aumento registrato nel numero di contagi l’Inghilterra ha inoltre annunciato che a partire da lunedì 14 settembre sarà in vigore la cosiddetta Rule of Six: non più di sei persone provenienti da diversi nuclei familiari potranno riunirsi nello stesso luogo, anche se in spazi aperti e privati.