Google Moon ha ricevuto una nuova ufficiale benedizione di NASA, interessata a spingere tutto quello che fa “spazio” e che possa giustificare investimenti nell’esplorazione. Gli appassionati di Google Moon ora possono contare su più contenuti , grazie al contributo diretto dell’agenzia spaziale americana.
Molte le ragioni di questo contributo: NASA da tempo è tornata a guardare alla Luna come ad un passo fondamentale delle proprie strategie. Ed è un planetoide a cui guarda anche Google che, come noto, vuole visitarla anche dal vivo dopo averla messa a disposizione su Web. Di recente è stato lanciato, infatti, il contest Google Lunar X Prize , che mette in palio la ragguardevole cifra di 30 milioni di dollari a chi sarà in grado di sviluppare un rover in grado di andarsene in giro sul brullo suolo lunare per almeno 500 metri a catturare immagini, video e dati interessanti da inviare successivamente alla base sulla Terra.
Una chiamata a raccolta di “imprenditori, ingegneri e visionari da ogni parte del mondo per riportarci sulla superficie lunare ed esplorare questo ambiente per il beneficio dell’umanità intera” come ha dichiarato per l’occasione Peter Diamandis, CEO dell’organizzazione non-profit X Prize Foundation che ha organizzato l’evento.
Ufficialmente NASA non è coinvolta nell’iniziativa , essendo la stessa pensata e sviluppata in un ambito strettamente privato ed imprenditoriale, avulso dagli interessi dell’agenzia spaziale gestita dal governo USA. Laddove tali interessi sembrano incontrarsi è appunto in Google Moon, grazie ad un accordo tra Redmond e l’agenzia risalente al dicembre del 2006 per lavorare assieme a progetti basati su web.
“L’obiettivo di NASA è che Google Moon diventi una piattaforma di mappatura lunare più accurata ed utile, in modo da essere un fondamento per le future applicazioni web con oggetto la Luna, più o meno come le tante applicazioni costruite su Google Maps”, ha dichiarato Chris Kemp della NASA.
I contenuti disponibili su Google Moon in virtù di questo rapporto continuativo comprendono ora mappe del suolo lunare a risoluzione maggiorata , dati provenienti dalle varie missioni Apollo (che hanno portato l’uomo sulla Luna), immagini panoramiche navigabili in finto-3D, clip audio e video e descrizioni delle attività degli astronauti. Presenti inoltre anche una serie di dettagliate mappe cartografiche geologiche e topografiche consultabili ad alta risoluzione .
Alfonso Maruccia