La “Fase 2” inizia con i primi numeri relativi alle iniziative lanciate nella “Fase 1”, quando ancora non era chiara l’evoluzione del contagio nel nostro paese e quando era l’allarme ad avere la meglio su reali strategie per il contenimento. Servivano idee – e servono ancora -, così come servivano strategie e tecnologie. Nasce qui l’iniziativa del Ministero dell’Innovazione, di cui ora si hanno le prime risultanze numeriche.
Innova per l’Italia, in 12 ammessi all’incentivo
“Innova per l’Italia ha raccolto 2.315 proposte e vogliamo ringraziare tutti i partecipanti per aver aderito a questa iniziativa“: a snocciolare i numeri dell’iniziativa “Innova per l’Italia” è direttamente la ministra per l’Innovazione e la Digitalizzazione, Paola Pisano:
L’iniziativa nasceva per incoraggiare l’impresa italiana, startup in primis, a cercare soluzioni innovative per il contrasto al Coronavirus e per stimolare la creatività italiana. “Innova per l’Italia” è una call per idee che mette sul piatto specifici incentivi come previsto dal cosiddetto “#curaitalia“: lo schema sottolinea come gran parte delle proposte sia orientata al tracciamento per la “Fase 2”, mentre in parte minore le proposte riguardano cura e tamponi. Le idee pervenute sono state complessivamente 2315: 12 sono già state ammesse, 13 sono in fase di valutazione.
Chiosa la ministra:
Sono in corso le valutazioni e grazie al lavoro della struttura del Commissario Straordinario e di Invitalia i primi risultati mostrano già 101 aziende per le quali è stato avviato l’iter di selezione all’incentivo #CuraItalia, la misura che sostiene la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di dispositivi di protezione individuale (DPI) per il contenimento e il contrasto dell’emergenza COVID-19, di cui 12 già attive e ammesse all’incentivo