5 milioni di euro. Questo il budget iniziale previsto per l’ Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’Innovazione , una creatura governativa che avrà il ruolo di promuovere qualcosa che in Italia trova ostacoli impervi .
In un dossier specifico sul sito di Palazzo Chigi, vengono raccontate per esteso le finalità dell’Agenzia, prevista già dalla Finanziaria 2006. Tra queste vi è anche l’ottimizzazione del sistema della ricerca “con quello produttivo, grazie alla valorizzazione e alla diffusione di nuove tecnologie e nuove conoscenze, che possono concretizzarsi in brevetti ed applicazioni industriali, prodotti su scala nazionale ed internazionale”.
L’Agenzia presieduta da Renato Ugo e che agirà sotto la vigilanza del ministro della PA e dell’Innovazione, ha dunque lo scopo di promuovere la competitività delle PMI, le piccole e medie imprese.
In particolare – si legge in una nota – “l’Agenzia si occuperà di sostenere l’istruttoria tecnico-scientifica nell’ambito della valutazione dei progetti di innovazione industriale, specialmente di quelli previsti dall’art.1, commi 842 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (industria 2015), svolgendo contemporaneamente un’analisi delle necessità in termini di innovazione tecnologica a supporto degli investimenti”.