Una nuova rata dell’Assegno Unico, il Reddito di Cittadinanza, le pensioni e tutti gli altri pagamenti INPS previsti per il mese di aprile 2022. Le date sono da considerare indicative: come sempre, possono subire variazioni nel corso delle settimane. Vediamo dunque quando saranno accreditate le somme, quali sono le date da cerchiare in rosso sul calendario.
Pagamenti INPS: il calendario di aprile 2022
Possiamo prendere come riferimento il riepilogo fornito dalla redazione del sito The Wam, così da capire quando assegni, bonus, contributi e sostegni economici saranno erogati dall’Istituto.
- NASpi (indennità mensile di disoccupazione) il 7 e 16 aprile;
- Assegno Unico (marzo) il 4 aprile;
- Assegno Unico (aprile) il 15 e 21 aprile;
- Reddito di Cittadinanza (prima erogazione) dal 15 aprile;
- Pensione di Cittadinanza (prima erogazione) dal 15 aprile;
- Reddito di Cittadinanza dal 27 aprile;
- Pensione di Cittadinanza dal 27 aprile;
- Bonus IRPEF tra il 15 e il 23 aprile;
- NoiPA (stipendi) tra il 23 e il 27 aprile.
Risultano invece in corso gli accrediti degli arretrati relativi all’Assegno Unico Temporaneo, mentre per le pensioni del mese prossimo sarà necessario attendere tra il 2 e il 7 maggio: non ci sarà più alcun anticipo, come avvenuto durante lo stato di emergenza ufficialmente concluso il 31 marzo.
In merito al Reddito di Cittadinanza (e alla Pensione di Cittadinanza), per “prima erogazione” si intende si intende quella riconosciuta ai nuovi beneficiari e a coloro che hanno ottenuto il rinnovo.
Assegno Unico: qualche ritardo e furbetti
Infine, per quanto riguarda l’Assegno Unico, qualcuno non ha ancora ricevuto la rata di marzo: avverrà a partire da oggi ed entro pochi giorni, mentre chi ha inoltrato la domanda il mese scorso dovrà aspettare la seconda metà del mese.
Introdotto quest’anno per andare a sostituire altri aiuti destinati alle famiglie, può essere richiesto seguendo la procedura spiegata in un articolo dedicato. Sappiamo che il prolungarsi del tempo necessario per l’elaborazione delle richieste ricevute è dovuto anche a chi ha provato a fare il furbo: circa 18.000 le domande sospette ricevute a fine marzo.