Roma – Quando si dice che i giovani d’oggi sono troppo svegli si intende certamente altro. Ma il concetto è applicabile alla lettera leggendo i risultati di una ricerca condotta congiuntamente negli States dal Children Hospital di Philadelphia e dalla National Sleep Foundation , da cui emerge che i telefoni cellulari e altri strumenti di intrattenimento moderni (PC, console di videogiochi) sottraggono preziose ore di sonno ai giovani.
Lo studio ha coinvolto adolescenti in un range di età tra gli 11 e i 17 anni. Un quinto dei soggetti ha dichiarato che ogni giorno si concede nove canoniche ore di sonno. Il rimanente 80% ha ammesso di dormire per molto meno tempo e di pagarne le conseguenze nella mattinata successiva: dall’ingresso tardivo a scuola alla “sonnolenza manifesta” durante le ore di lezione.
La ricerca evidenzia che le ore di sonno sono inversamente proporzionali all’età degli studenti: in pratica, i più “maturi” dormono meno di 7 ore, mentre i più giovani arrivano anche a 8. Ma quali sono i motivi per cui questi teen-ager fanno le ore piccole? Subito dopo la caffeina, ricorrente nelle bevande preferite dal pubblico giovane, viene il mondo hi-tech.
Il telefono cellulare, strumento di comunicazione e di intrattenimento, sembra addirittura aver superato TV, computer e videogiochi. D’altra parte, al giorno d’oggi, è sempre più frequente trovare smartphone in grado di integrare queste tre “voci” dell’entertainment, che comunque restano presenti nelle camere da letto dei giovani e che costituiscono un passatempo frequentato per ore e ore.
I due istituti hanno così pensato di varare una campagna educativa, attualmente in corso di realizzazione, finalizzata a sensibilizzare la popolazione (in ogni fascia di età) sulla necessità del sonno come elemento di primaria importanza per una migliore qualità della vita.
Dario Bonacina