Secondo gli analisti più fatalisti, la crescente popolarità dei tablet touchscreen metterà a rischio il futuro dei computer portatili “classici”, dotati di tastiera fisica. Per non sbagliare, Dell sceglie allora di lanciare sul mercato un vero e proprio ibrido, diviso tra notebook e slate, chiamato Inspiron Duo . Un (coraggioso?) esperimento basato su sistema operativo Windows 7 Home Premium .
Come noto, l’ibrido Dell può trasformarsi (letteralmente) e cambiare forma in circa trenta secondi, passando da tavoletta full-screen a laptop con la rotazione del pannello LCD all’interno della cornice. Lo spot promozionale arrivato sul web all’inizio del mese ha aggiunto un ulteriore possibilità di configurazione, mostrando l’Inspiron Duo collegato ad una docking-station JBL, in modalità landscape. Ma le specifiche tecniche ufficiali sono state rivelate solo di recente.
Il display touchscreen capacitivo da 10 pollici proporrà una risoluzione massima di 1366 x 768 pixel. Sotto la sua pelle batterà una CPU dual-core Intel Atom N550 a 1.5GHz, affiancata da 2GB di memoria RAM DDR3 a 800MHz. Il disco rigido offrirà 250GB di spazio per lo storage dei dati. La configurazione standard comprenderà anche antenna WiFi, ingresso LAN, webcam da 1.3 megapixel, jack audio per le cuffie, microfono integrato e un paio di porte USB.
L’Inspiron Duo potrà essere personalizzato con diversi “optional”. Sarà possibile, ad esempio, optare per un hard disk di taglio maggiore (320GB), includere la dock station audio ufficiale, montare il modulo GPS o accelerare maggiormente le prestazioni grafiche con una scheda Broadcom Crystal HD. Ovviamente, ogni modifica alla dotazione base farà salire il prezzo di listino che parte da 549 dollari. Scegliere tra i tre diversi colori della scocca (nera, rossa e blu) non costerà nulla.
I primi hands on spuntati in rete parlando di touch-screen sensibile al punto giusto e di una interfaccia utente amichevole, la nuova Duo Stage, che si apre automaticamente passando in modalità tablet. Il dispositivo Dell include anche una serie di app proprietarie pre-caricate, come MusicStage, VideoStage, PhotoStage e BookStage.
Roberto Pulito