Un po’ come ChatGPT, ma dentro Instagram: la piattaforma di Meta nata per la condivisione delle fotografie, e che poi ha abbracciato i contenuti video, potrebbe presto avere un chatbot IA tutto suo. Stando a quanto riportato dal solito Alessandro Paluzzi, noto sviluppatore e leaker italiano, il gruppo guidato da Mark Zuckerberg avrebbe già avviato la fase di test necessaria per arrivare all’integrazione della funzionalità. Sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti e di fornire suggerimenti.
Anche Instagram avrà il suo chatbot IA
Il dettaglio più interessante tra quelli svelati riguarda la possibilità di scegliere fra 30 personalità differenti, dando così il via a interazioni di vario tipo, ognuna caratterizzata da un proprio tono e stile. L’intelligenza artificiale potrà essere interpellata anche durante le conversazioni con gli altri, semplicemente citandola con un @. Una dinamica simile a quella su cui poggia My AI di Snapchat, introdotto a fine aprile, ma non accolto nel migliore dei modi dalla community.
#Instagram is working on bringing AI Agents (Bots 🤖) to your chats for a more fun and engaging experience 👀
ℹ️ AI Agents will be able to answer questions and give advice.
You'll be able to choose from 30 different personalities. pic.twitter.com/4eWLBbvs8w— Alessandro Paluzzi (@alex193a) June 5, 2023
Il progetto non sorprende. L’interesse di Meta nei confronti dell’IA generativa è cosa nota, tanto da averne già pianificato l’integrazione nei propri servizi, con molteplici modalità e finalità.
Al momento non è dato a sapere quali siano le tempistiche necessarie per assistere al debutto del cugino di ChatGPT su Instagram. Non è nemmeno da escludere l’ipotesi che l’idea possa essere accantonata durante la fase di sviluppo e test, magari in conseguenza a feedback non positivi. Una possibilità, a dire il vero, alquanto remota, considerando i trend attuali.
Restando in tema, ricordiamo che in cantiere c’è anche P92, l’iniziativa nota anche come Project 92 o Barcelona che la società di Zuckerberg vorrebbe lanciare per far concorrenza a Twitter. Una sorta di versione testuale della piattaforma. Stando alle ultime indiscrezioni trapelate, poggerebbe su un’architettura decentralizzata garantendo la compatibilità con Mastodon e altri social appartenenti al fediverso.