C’è più musica su Instagram . Così come ce n’è di più su Facebook. Nel giro di pochi giorni il team di Zuckerberg porta molta più musica sui circuiti del social networking, effetto evidente di una pace consolidata con le principali case discografiche. Musica, infatti, significa engagement per Zuckerberg e royalties per le major: la classica partnership da cui ambo le parti hanno qualcosa da guadagnare.
Ed a guadagnarci saranno anche gli utenti (e i social media manager) affezionati alle Storie. Grazie a questa novità, infatti, sarà possibile creare storie contenenti una sorta di colonna sonora scelta tra le molte messe a disposizione dal servizio. La musica può essere aggiunta alla Storia allo stesso modo in cui si può taggare un luogo, aggiungere un orario, creare un sondaggio, cavalcare un hashtag o altro ancora: la colonna sonora altro non è se non un adesivo che si può aggiungere all’immagine o al video per poterne rendere più appetibile la fruizione.
Ma c’è anche un’altra possibilità, ossia registrare il video durante la riproduzione . Ciò trasforma di fatto Instagram in una piccola Musical.ly, permettendo di registrare storie nelle quali si canta e si balla: la musica non è soltanto sottofondo, ma vera e propria protagonista del filmato. La sfida a Musical.ly è uno degli aspetti più importanti poiché evidenzia il continuo tentativo di arginare nuovi social emergenti: le stesse Storie con cui Instagram ha arginato Snapchat possono ora diventare un’arma con cui calmierare l’avanzata di uno dei social più apprezzati dai giovanissimi.
L’aggiunta di una colonna sonora alle Storie non è al momento ancora accessibile dall’Italia , ma lo sarà nel prossimo futuro: nel momento stesso in cui ha annunciato la novità per Australia, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti, infatti, Instagram ha altresì anticipato come in futuro vi sarà un rollout globale della nuova funzione.