Antigone Davis, responsabile della sicurezza dell’azienda di Menlo Park, aveva comunicato a fine novembre che la crittografia end-to-end su Instagram e Messenger arriverà solo nel 2023. Un post pubblicato sul sito ufficiale spiega in maniera più dettagliata l’approccio scelto dall’azienda di Menlo Park per garantire il rispetto della privacy e rispettare allo stesso le richieste delle forze dell’ordine.
Instagram e Messenger: crittografia, ma non per tutto
Antigone Davis conferma che la crittografia end-to-end verrà introdotta anche per i messaggi diretti di Instagram e Messenger (gli utenti possono inviare messaggi dall’uno all’altro servizio) per garantire una maggiore privacy agli utenti. Allo stesso tempo però è necessario proteggere le minoranze e i più piccoli. Ciò verrà fatto seguendo un approccio a tre livelli.
Meta rileverà innanzitutto comportamenti sospetti, sfruttando l’intelligenza artificiale, ad esempio se un adulto apre diversi profili e cerca di contattare minori che non conosce. In questo caso, l’utente verrà bloccato. Gli account dei più piccoli verranno inoltre impostati come privati o “solo amici”. Sarà inoltre possibile filtrare i contenuti (parole offensive, emoji o hashtag) e bloccare i contatti di persone sconosciute.
L’azienda di Menlo Park semplificherà inoltre le modalità già presenti per segnalare eventuali molestie, specificando il tipo di contenuto ricevuto. Per scoprire le attività vietate dalle regole e denunciare l’utente alle forze di polizia, Meta potrà decifrare parti della conversazione che in precedenza erano protette dalla crittografia. In ogni caso sarà sempre possibile rintracciare l’utente attraverso dati non cifrati, come le informazioni sull’account, chi ha contattato, quando ha inviato i messaggi e la sua posizione geografica.