Instagram, la pedofilia è un problema: interviene Meta

Instagram, la pedofilia è un problema: interviene Meta

Una task force interna, un ennesimo giro di vite (e un mea culpa) per la lotta di Meta alla pedofilia e alla pedopornografia su Instagram.
Instagram, la pedofilia è un problema: interviene Meta
Una task force interna, un ennesimo giro di vite (e un mea culpa) per la lotta di Meta alla pedofilia e alla pedopornografia su Instagram.

Un articolo pubblicato oggi sulle pagine del Wall Street Journal si intitola Instagram connette una vasta rete di pedofili, puntando un riflettore sul fenomeno di chi impiega Instagram per perpetrare crimini legati, appunto, alla pedofilia e alla pedopornografia. La replica di Meta, il gruppo guidato da Mark Zuckerberg che controlla la piattaforma, non si è fatta attendere: è stata immediata e costituisce una dichiarazione di intenti. Non avrebbe potuto essere altrimenti.

Lo sfruttamento dei minori è un crimine orribile. Cerchiamo di continuo modi per difendere in modo attivo da questo comportamento.

Così Meta vuol fermare pedofilia e pedopornografia su Instagram

Il report del WSJ afferma che, a differenza di quanto avviene sui forum e attraverso i servizi per il trasferimento dei file, Instagram non solo si espone alla condivisione di contenuti e attività riconducibili a questi atti criminali, ma addirittura li promuove, mediante gli automatismi attuati dai suoi algoritmi.

Meta ha riconosciuto l’esistenza del problema evidenziato dalla testata, annunciando la creazione di una task force interna dedicata e introducendo nuove restrizioni applicate ai propri sistemi, affinché non suggeriscano ricerche associate ad abusi sessuali di ogni tipo.

A testimonianza del proprio impegno, il gruppo afferma inoltre di aver contribuito ad abbattere 27 network popolati da pedofili nel corso degli ultimi due anni e di essere al lavoro per fare lo stesso con altri. Ha inoltre bloccato migliaia di hashtag collegati a milioni di post e sta studiando un modo efficace che possa impedire la connessione tra soggetti potenzialmente responsabili di questi crimini.

Tra i lati oscuri della vicenda portati alla luce spicca la gestione carente delle segnalazioni ricevute dagli utenti, che in alcuni casi impiegano mesi per essere prese in esame o finiscono per essere del tutto ignorate. Di recente, un attivista ha denunciato di aver ottenuto una risposta automatica (A causa del volume elevato dei report ricevuti, il nostro team non è stato in grado di analizzare questo post) dopo aver scritto alla piattaforma per segnalare un contenuti esplicito con protagonista una minore.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
7 giu 2023
Link copiato negli appunti