Una delle accuse mosse dalla ex dipendente Frances Haugen nei confronti di Facebook (oggi Meta) riguardava gli effetti di Instagram sulla salute mentale dei più giovani. L’azienda di Menlo Park ha deciso di posticipare il lancio di Instagram Kids e di introdurre nuove funzionalità per ridurre la “dipendenza“. I procuratori generali di nove stati hanno avviato ugualmente un’indagine per verificare se Meta ha violato la legge.
Gli effetti di Instagram sui giovanissimi
La coalizione bipartisan, formata dai procuratori generali di nove stati (California, Florida, Kentucky, Massachusetts, Nebraska, New Jersey, New York, Tennessee e Vermont), hanno avviato un’indagine sulle tecniche utilizzate da Meta per incrementare l’uso di Instagram da parte dei più giovani e sui relativi effetti negativi. L’obiettivo è scoprire se l’azienda di Menlo Park ha violato le leggi che proteggono i consumatori, promuovendo il social network nonostante sapesse delle conseguenze per la salute mentale e fisica.
L’indagine è basata sulle informazioni svelate dalla ex dipendente Frances Haugen al Wall Street Journal. Una ricerca effettuata da Meta aveva evidenziato che Instagram è “tossico” per i giovanissimi, in particolare per le ragazze. L’uso eccessivo del social media potrebbe causare danni fisici e mentali, come depressione, disturbi alimentari e, in casi estremi, portare al suicidio.
La procuratrice generale del Massachusetts, che guida l’indagine insieme al collega del Nebraska, ha dichiarato:
Facebook, ora Meta, non è riuscito a proteggere i giovani sulle sue piattaforme e ha invece scelto di ignorare o, in alcuni casi, aumentare le manipolazioni note che rappresentano una vera minaccia per la salute fisica e mentale, sfruttando i bambini nell’interesse del profitto. Come procuratore generale è mio compito proteggere i giovani da questi danni online. Oggi sto co-guidando una coalizione nazionale per andare a fondo sul coinvolgimento di questa azienda, identificare eventuali pratiche illegali e porre fine a questi abusi per sempre. Meta non può più ignorare la minaccia che i social media possono rappresentare per i bambini.
Questa è invece il commento di Meta sulla questione:
Queste accuse sono false e dimostrano un profondo fraintendimento dei fatti. Sebbene le sfide nella protezione dei giovani online abbiano un impatto sull’intero settore, abbiamo guidato l’industria nel contrasto al bullismo e nel sostegno alle persone che lottano con pensieri suicidi, autolesionismo e disturbi alimentari. Continuiamo a creare nuove funzionalità per aiutare le persone che potrebbero avere a che fare con confronti sociali negativi o problemi di immagine corporea, inclusa la nostra nuova funzione “Take a Break”. Continuiamo a sviluppare controlli di supervisione dei genitori e stiamo esplorando modi per fornire esperienze ancora più adatte all’età per gli adolescenti.