Un account Instagram ha generato una rivolta organizzata dagli studenti di una scuola superiore svedese nell’area di Göteborg.
L’agitazione è scoppiata dopo che un utente del social network fotografico ha richiesto suggerimenti licenziosi su ragazze disponibili da rintracciare nella città svedese, promettendo l’anonimato a chiunque avesse inviato fotografie. Più di 200 immagini sono circolate , accompagnate da nomi e presunte attività sessuali attribuibili a ragazze e ragazzi di 13 e 14 anni.
Un’iniziativa attribuita a una studentessa della scuola superiore di Plusgymnasiet, che ha generato rabbia e desiderio di vendetta fra i teenager coinvolti. Attraverso una pagina comune creta su Facebook, gli studenti si sono dati appuntamento nei locali della scuola per la resa dei conti con la presunta responsabile del misfatto, rendendosi protagonisti di atti di vandalismo e di scontri con gli agenti di polizia accorsi per sedare la rivolta.
In breve tempo, l’account anonimo creato su Instagram ha sfiorato gli 8mila follower, attirati dalla curiosità e dalla morbosità. Pulsioni che però sono rimaste deluse, dal momento che, come chiariscono gli aggiornamenti sul caso, le foto caricate non presentavano alcuna immagine pruriginosa, bensì le semplici fotografie degli studenti corredate dai nomi e dalle presunte performance sessuali compiute.
Cristina Sciannamblo