Come già accaduto nel 2019, l’Iran ha nuovamente bloccato l’accesso ai social media attraverso la disattivazione delle reti cellulari. WhatsApp e Instagram erano utilizzati dai cittadini durante la protesta scoppiata in seguito all’uccisione della 22enne Mahsa Amini per mano della polizia della moralità. Questo tipo di blackout non può essere aggirato con una VPN, usate finora per accedere a Facebook e Twitter.
Blackout di Internet in Iran: VPN inutili
NetBlocks, organizzazione non governativa che monitora i blackout di Internet nel mondo, ha rilevato i primi rallentamenti a Teheran il 16 settembre. Nei giorni successivi le disconnessioni sono state segnalate in altre regioni del paese. La connettività era stata ripristinata momentaneamente in alcune aree, ma da ieri sera il blackout è totale, come si può vedere nel grafico.
⚠️ #Iran is now subject to the most severe internet restrictions since the November 2019 massacre.
▶️ Mobile networks largely shut down (MCI, Rightel, Irancell – partial)
▶️ Regional disruptions observed during protests
▶️ Instagram, WhatsApp restrictedhttps://t.co/8cCHIJA2Oi— NetBlocks (@netblocks) September 21, 2022
Tutte le rete cellulari sono state spente, quindi i cittadini non possono più accedere a WhatsApp e Instagram. Le due piattaforme erano ancora funzionamenti (Twitter e Facebook sono bloccate da diversi anni) e utilizzate per condividere informazioni (post, foto e video) e organizzare le proteste.
⚠️ Update: Access to #Instagram, one of the last available social media platforms in #Iran, has been restricted amid protests over the death of #MahsaAmini; live metrics show frontend and CDN now disrupted on all major internet providers
📰 Background: https://t.co/8cCHIJA2Oi pic.twitter.com/8r1Tv3TanI
— NetBlocks (@netblocks) September 21, 2022
Secondo NetBlocks si tratta della più grande censura dal novembre 2019, quando la protesta dei cittadini è scoppiata in seguito all’aumento del costo del carburante. Gli utenti utilizzavano una VPN per accedere a Twitter e Facebook. Il blackout di ieri è stato attuato a livello di rete, quindi le VPN sono inutili.
The core of our mission is to connect people privately. We are not intentionally disrupting access to our platform, nor are we blocking Iranian numbers. We do everything in our technical power to maintain our services and enable the use of all users in the world.
— WhatsApp (@WhatsApp) September 22, 2022
L’Iran ha sviluppato una intranet nazionale, denominata National Information Network, che funziona in modo simile al Great Firewall cinese. Durante il blackout del 2019, durato una settimana, i cittadini hanno usato il servizio satellitare Toosheh, accessibile tramite un normale set-top box collegato alla TV. Alcuni utenti hanno chiesto su Twitter l’intervento di Elon Musk, come avvenuto in Ucraina. Ma attualmente il servizio Starlink non è disponibile in Iran e quasi certamente non lo sarà mai (ci sono le sanzioni degli Stati Uniti).