L’introduzione dell’architettura Ryzen da parte di AMD sembra aver rivitalizzato la contesa tecnologica – oltre che economica – nel settore delle CPU per computer, e gli ultimi rumor a riguardo fotografano una situazione a dir poco in divenire. Pare che Intel e la suddetta AMD abbiano piani ben definiti – e per certi versi sorprendenti – per far evolvere l’architettura x86 verso nuove vette di performance e capacità computazionali .
A Chipzilla , tanto per cominciare, spetta l’onere della risposta alla sfida di Ryzen, e il colosso dei microchip sembra più che pronto a rilanciare: le prossime CPU ad alte prestazioni di Intel emergono da voci non confermate con tanto di foto ufficiali “rubate”, e includono sia nuove CPU “Core” di settima generazione ( Kaby Lake-X ) che di sesta evoluta ( Skylake-X ).
I chip Kaby Lake-X dovrebbero includere unità equipaggiate con i soliti quattro core computazionali e frequenza base da 4,3GHz ( Core i7-7740K, Core i5-7640K ), mentre i nuovi prodotti Skylake-X arriverebbero a offrire sei, otto, dieci o addirittura dodici core computazionali fisici sullo stesso chip con relativo raddoppio per i core logici disponibili al sistema operativo grazie all’uso dell’Hyper-Threading.
La novità assoluta di Intel a base di Skylake-X si chiama ” Core-i9 “, e dovrebbe rappresentare quell’incremento nel conteggio dei core che l’utenza chiede da tempo a una corporation che è stata fin qui adagiata sugli allori di un successo tecnologico praticamente senza rivali. Non guasta, inoltre, la possibilità (ovviamente ancora teorica) di sfruttare due GPU discrete al massimo della banda disponibile su ogni bus PCIe (16x) grazie alla disponibilità di ben 44 piste PCIe 3.0 sui modelli da 10 (Core i9-7900X) e 12 core (Core i9-7920X).
Le CPU Kaby Lake-X e Skylake-X sono previste al debutto nei prossimi mesi, mentre per quanto riguarda AMD occorrerà attendere l’anno prossimo per vedere sul mercato un super-chip noto come ” Starship “. Le indiscrezioni sul futuro di Sunnyvale provengono da alcune slide risalenti al febbraio 2016 , informazioni non esattamente recentissime che però includono informazioni corrette su prodotti già commercializzati.
Secondo le slide, quindi, Starship sarebbe una CPU realizzata con processo produttivo a 7 nanometri contenente la bellezza di 48 core, un autentico “mostro” di potenza destinato sostituire i chip della serie Opteron basati su 32 core Naples attesi al debutto in questo periodo.
Dopo Starship dovrebbero arrivare nuovi chip (” Grey Hawk ” e ” River Hawk “) sempre realizzati a 7 nanometri, mentre in tempi più ravvicinati si parla dell’arrivo di processori Zen a 16 core (” Snowy Owl “) basati su due die “Zeppelin” attualmente utilizzati per le CPU Ryzen consumer.
Le slide rivelerebbero poi alcuni dettagli anche per le future APU (CPU+GPU) di AMD, chip basati sull’architettura grafica di nuova generazione GFX9 (vale a dire Vega) e capaci di affiancare le capacità multi-core di Ryzen a un engine hardware con codifica e decodifica integrata di flussi H.265 a 10-bit, di gestire quattro porte USB 3.1, quattro porte SATA, doppia porta Gigabit Ethernet e 16 piste PCIe 3.0.
Alfonso Maruccia