Il governo cerca di convincere Intel ad aprire una fabbrica in Italia. L’indiscrezione arriva da tre fonti contattate dalla Reuters, ma al momento non ci sono conferme o smentite. Il CEO dell’azienda californiana, Pat Gelsinger, aveva annunciato la possibile espansione in Europa. Il principale “pericolo” è rappresentato dalla Germania, in quanto le maggiori case automobilistiche spingono per portare Intel nel paese.
Intel in Italia con incentivi statali?
Secondo le fonti della Reuters, il governo italiano ha preparato un’offerta per cercare di convincere Intel ad aprire una fabbrica di chip nell’area di Mirafiori a Torino o a Catania (queste solo le due sedi più probabili). L’investimento iniziale per l’azienda di Santa Clara sarebbe di circa 4 miliardi di euro con la possibilità di arrivare fino a 8 miliardi di euro negli anni successivi.
Pat Gelsinger aveva risposto all’appello della Commissione europea a fine aprile, quando il CEO di Intel ha incontrato il Commissario per il mercato interno Thierry Breton. L’obiettivo dell’Europa è ridurre la dipendenza dai colossi asiatici, in modo da raggiungere la cosiddetta sovranità tecnologica. Per questo motivo verrà presentata la proposta di legge denominata Chip Act.
Intel aprirà una fabbrica in Europa solo se riceverà qualche incentivo. Secondo le fonti della Reuters, il governo italiano avrebbe già previsto l’investimento di soldi pubblici, oltre alla riduzione dei costi per lavoro e energia. In cambio, l’azienda californiana dovrebbe creare oltre 1.000 posti di lavoro. L’offerta dell’Italia verrà consegnata entro fine anno.
Il principale concorrente è la Germania (si parla di una fabbrica a Dresda), ma ci sono altri contendenti, tra cui Francia e Polonia.