Altro rincaro in vista: questa volta a opera di Intel, che stando a quanto riportato inizialmente da Nikkei Asia, sarebbe in procinto di annunciare un aumento dei prezzi per il proprio catalogo di chip e CPU. La spesa per i clienti della società, e di conseguenza per gli acquirenti finali, farà segnare in alcuni casi addirittura un +20%. Secondo fonti interne all’azienda di Santa Clara, le ragioni sono da ricercare in un incremento dei costi.
Secondo quanto appreso da Nikkei Asia, Intel ha informato i clienti che aumenterà i prezzi per la maggior parte dei suoi microprocessori e dei chip per le periferiche. Accadrà entro la fine dell’anno, a causa di un incremento dei costi.
Chip e processori più cari: Intel aumenta i prezzi
Le responsabilità sarebbero dunque da attribuire all’inflazione e alla difficoltà nel reperire le materie prime, in un contesto già segnato dalla cosiddetta crisi dei chip che, secondo una recente dichiarazione del CEO Pat Gelsinger, è destinata a perdurare almeno fino al 2024.
Al momento manca ancora un comunicato ufficiale, ma la prospettiva ha trovato conferma nelle parole di un portavoce affidate alla redazione del sito The Register.
Nella sua riunione sugli utili del primo trimestre, Intel ha reso noto che avrebbe incrementato i prezzi in alcuni segmenti del suo business, a causa della pressione dell’inflazione. La società ha iniziato a informare i clienti del cambiamento.
Quali saranno, nel dettaglio, gli articoli interessati? Anzitutto le CPU, poi tutti quei moduli e quelle periferiche come le componenti per la connettività (a partire dal WiFi) che escono dagli impianti di Intel e che trovano poi posto nei computer o in altri dispositivi. Non saranno esclusi dai rincari nemmeno i Mini PC della linea NUC e i prodotti della categoria FPGA (Field Programmable Gate Array). I nuovi listino dovrebbero entrare in vigore nel mese di ottobre.