Intel sarebbe pronta ad importanti investimenti in area europea, con il diretto coinvolgimento dell’Italia in questo progetto. L’ipotesi trapela da Bloomberg in queste ore, secondo cui il gruppo USA avrebbe pianificato il futuro dello sviluppo dei chip direttamente nel vecchio continente lavorando in possibile cooperazione con i governi italiano, francese e tedesco.
Italia, Francia e Germania
Secondo quanto ipotizzato, la Francia sarebbe il luogo ideale per l’innesto del comparto di ricerca e design: l’area sarebbe identificata tra Grenoble e Parigi; l’impianto centrale di fabbricazione sarebbe dislocato in Germania; l’area di test e assemblaggio sarebbe invece localizzata in Italia: sebbene non vi sia nulla di ufficiale e tutte le ipotesi restino al momento sul tavolo, l’area più probabile di insediamento sarebbe nella regione Sicilia.
Secondo quanto suggerito da Bloomberg, Intel ed i governi starebbero ancora discutendo sul progetto: in ballo vi sono investimenti per 28 miliardi di dollari ed i tre Paesi potrebbero intervenire in diversa misura per facilitare l’insediamento del gruppo con tutti i vantaggi correlati in termini di investimento ed occupazione.
L’investimento sarebbe importante per l’Europa e strategico per Intel, poiché potrebbe aumentare la forza produttiva e concorrenziale mentre, in parallelo, andrebbe a ridursi il peso della dipendenza rispetto ai Paesi orientali ove oggi è fortemente innestato il baricentro internazionale della produzione di chip. Un modo per calmierare i rischi futuri di fronte a nuove frizioni geopolitiche, nonché un avvicinamento rispetto ad un’area europea che può essere ago della bilancia negli equilibri prossimi venturi tra Est e Ovest.