Intel è pronta a portare fuori dai suoi laboratori di ricerca una nuova architettura di calcolo, chiamata Many Integrated Core (MIC), espressamente rivolta all’high performance computing.
Fondata su alcune delle tecnologie sviluppate in seno ai progetti Larrabee e Single-chip Cloud Computer (SCC), l’architettura MIC combina core x86 a unità di calcolo specializzate: si tratta pertanto di un’architettura ibrida, ottimizzata per parallelizzare certi tipi di calcolo e accelerare soprattutto le applicazioni utilizzate in ambito scientifico, finanziario e ingegneristico.
Il primo prodotto commerciale basato sull’architettura MIC porterà il nome in codice di Knights Corner , sarà prodotto con una tecnologia di processo a 22 nanometri e – secondo Intel – potrà superare i 50 core.
Il concetto alla base di Knights Corner è lo stesso su cui si fonda il progetto SCC: realizzare processori many-core capaci di fornire, in uno spazio ridottissimo, performance paragonabili a quelle di un intero supercomputer. Questo approccio promette di portare benefici anche sul piano della gestione e della manutenzione dei sistemi HPC e su quello dei consumi energetici. L’altra interessante caratteristica di MIC è quello di fornire tool di sviluppo già familiari alla maggior parte degli sviluppatori, e un modello di programmazione non molto dissimile da quello di una normale CPU x86.
Knights Corner sembra destinato ad entrare in competizione con le soluzioni GPGPU, e in particolare quelle Tesla di Nvidia e FireStream di AMD.
Di questa soluzione non è ancora stata svelata la data di commercializzazione, ma una cosa la si conosce: i primi processori a 22 nm di Intel raggiungeranno il mercato nel corso del 2011. È dunque probabile che Knights Corner seguirà la stessa roadmap, e diverrà una realtà commerciale entro la fine dell’anno prossimo.
Nel frattempo le aziende interessate a questa tecnologia potranno testare una versione di sviluppo del processore, chiamata Knights Ferry , che comprende anche un design di riferimento e un software development kit. Intel sta già distribuendo Knights Ferry ad un selezionato numero di sviluppatori, e a partire dalla seconda metà dell’anno intende ampliare il programma per coinvolgere un maggior numero di aziende e fornir loro un più completo insieme di tool di sviluppo.
Knights Ferry si compone di 32 core Xeon a 1,2 GHz prodotti con l’attuale tecnologia a 32 nm e di altrettante unità di calcolo vettoriali: i primi sono ospitati sul socket della CPU, i secondi su una scheda PCI Express. In futuro, e probabilmente già a partire da Knights Corner, Intel combinerà core x86 e unità vettoriali su un singolo chip.
La scorsa settimana Intel ha detto di aver rinunciato , almeno per il momento, alla realizzazione di una scheda grafica discreta basata sulla tecnologia Larrabee, specificando però che l’esperienza maturata con questo progetto confluirà in altri prodotti, tra i quali alcuni destinati all’HPC. Knights Ferry e Knights Corner confermano ora quei piani, rivelando con più chiarezza quali prodotti porteranno al proprio interno i geni di Larrabee.
Alessandro Del Rosso