Chipzilla ha reso nota l’ennesima novità che caratterizzerà il futuro della corporation, un futuro in cui a quanto pare non saranno prodotti (né sviluppati) microchip x86 destinati agli smartphone, ai tablet e ai gadget mobile high-end. La linea Atom subisce in sostanza un nuovo colpo, e i miliardi spesi nel corso degli anni per fare concorrenza ad ARM finiscono letteralmente in fumo o quasi.
La comunicazione di Intel riguarda i chip Atom di nuova generazione noti con il nome in codice di Broxton, ancora in sviluppo, e i processori Sofia già disponibili al momento: in entrambi i casi le risorse economiche e tecnologiche aziendali sono state ridistribuite “verso prodotti in grado di garantire ritorni superiori e far avanzare la nostra strategia.”
Broxton avrebbe dovuto prendere il testimone dei SoC Cherry Trail sotto forma di Atom destinati ai gadget mobile, mentre Sofia è pensato per integrare in una sola unità computazionale CPU, GPU e modem wireless di nuova generazione per i terminali Android economici.
La “ridistribuzione” delle risorse interne equivale quasi certamente a una ritirata di Intel dal settore mobile, con un riposizionamento che è solo parziale ma rappresenta la fotografia plastica del fallimento del tentativo di conquistare un settore che è da sempre appannaggio quasi esclusivo dei chip basati su design ARM.
Il mobile di Intel, almeno per gli anni a venire, sarà quindi focalizzato sulla connettività 5G e poco altro – tecnologia che non a caso il CEO Brian Krzanich ha indicato come uno dei pilastri fondamentali per la strategia aziendale del prossimo futuro.
Alfonso Maruccia