Il mercato dei PC sarà anche in crisi perenne, ma chi è responsabile della produzione dei chip x86 alla base di (quasi) tutti i computer del pianeta continua a macinare miliardi: Intel e AMD chiudono i rispettivi anni finanziari con notizie sostanzialmente positive, e nell’ultimo caso le prospettive sono ancora più rosee grazie al prossimo di architetture informatiche finalmente competitive.
I risultati di Intel , prima di tutto, terminano un anno di “trasformazione” con numeri record: nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2016 la corporation ha incamerato ricavi per 16,4 miliardi di dollari, un +10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con ricavi operativi da $4,5 miliardi (+5 per cento) e profitti leggermente inferiori da $3,6 miliardi (-1 per cento). Nel complesso, l’anno 2016 si è chiuso con ricavi per $59,4 miliardi (+7 per cento) e ricavi netti da $13,2 miliardi (+9 per cento).
Il business di Chipzilla continua insomma a godere di ottima salute , grazie anche alla divisione Client Computing (le CPU x86 per PC desktop e laptop) che incamera $9,1 miliardi con un +4 per cento anno-su-anno: le vendite calano del -7 per cento ma il prezzo medio di vendita cresce (+7 per cento). Positivi anche i gruppi Data Center (+8 per cento), Server (+3 per cento) e Internet delle Cose (+16 per cento).
Il mercato dei chip x86 sorride anche ad AMD, che deve fare i conti con cifre ben più modeste rispetto al concorrente ma ha comunque di che rallegrarsi: il quarto trimestre del 2016 si è chiuso con ricavi per $1,1 miliardi (+15 per cento) e una perdita di appena $3 milioni rispetto ai $49 milioni del 2015, mentre i ricavi annuali ammontano $4,27 miliardi (+7 per cento) con perdite operative di $372 milioni contro i $481 milioni del 2015.
A risaltare nei numeri di Sunnyvale c’è la vendita di GPU discrete , che ha fatto crescere del +28 per cento la divisione Computing and Graphics con ricavi annuali per $600 milioni; positivi anche i risultati della divisione Enterprise, Embedded, and Semi-Custom, vale a dire i chip per le console videoludiche di nuova generazione (Xbox One e PS4/Pro) con $506 milioni di ricavi e un +4 per cento anno-su-anno.
Davanti ai conti di AMD continua a esserci il segno meno, ma per l’anno che si è appena aperto il management ha promesso il tanto atteso ritorno ai profitti: nel 2017 debutteranno le potenti CPU Ryzen e le GPU next-gen Vega, due novità architetturali molto attese dal mercato su cui la corporation fa affidamento per tornare a essere competitiva con Intel anche nel mercato del computing ad alte prestazioni.
Alfonso Maruccia