Lo scoop l’avrebbe fatto un sito tedesco, Computer Base , che ha scovato e messo online una serie di immagini con la roadmap praticamente completa di Intel per tutto il 2011 . Le schermate ora sono sparite, visto che il chipmaker ne ha chiesto la rimozione, ma ovviamente ciò non ha impedito alle notizie di diffondersi: nel prossimo anno Santa Clara si appresta a lanciare non meno di 19 processori , praticamente tutti quad-core, e ci saranno novità interessanti soprattutto per quanto riguarda le memorie a stato solido. A quanto pare Intel ha tutta l’intenzione di portare a termine quel processo di “democratizzazione” dei dischi SSD iniziato tempo addietro.
Innanzi tutto le CPU. Sono tutte o quasi della famiglia Core (il marchio Pentium oramai resta relegato ai processori più economici e su architettura “datata”), e faranno parte dell’architettura Sandy Bridge . I numeri più interessanti per i desktop sono quelli di un Core i3 da 2,5GHz e 35W di consumo (i3-2100T), ma c’è anche un Core i5 quad che la stessa frequenza la tiene con 65W assorbiti (i5-2400S). Il pezzo grosso è chiaramente un Core i7 da 3,4GHz e 95W di TDP (i7-2600K), capace di spingersi fino a 3,8GHz in modalità Turbo e disponibile anche in versione con moltiplicatore sbloccato.
La notazione della nuova piattaforma, che si appoggerà alle motherboard che monteranno anche nuovi chipset (della famiglia Cougar Point , indicati con differenti sigle a seconda della destinazione d’uso ma parrebbe senza differenze sostanziali tra di loro), si arricchisce di un’onomastica leggermente più complessa. Se fino alla fine del 2010 le CPU saranno identificate con una sigla di 3 numeri che seguono la famiglia di appartenenza (es: i7-780), a partire dal prossimo anno ci saranno 4 numeri più una lettera : la K indicherà come in passato i processori con il moltiplicatore sbloccato, la S i modelli più attenti al consumo, la T si riferisce a quelli più risparmiosi.
Per quanto attiene i notebook , a farla da padrone ci sarà l’i7-2920XM (quad core, 2,5-3,5GHz, 8MB di cache L3, 55W di TDP), ma ci sarà spazio anche per più spartani Core i5 in grado di consumare appena 35W . Tutte le CPU fin qui citate disporranno ovviamente di unità GPU integrata nel die del processore (a differenza di Westmere , che condivideva solo il package), con frequenze comprese tra 650 e 850MHz (che salgono a 1100-1350 quando è attiva la modalità Turbo): questi valori sono tuttavia relativi alle CPU desktop, visto che per quelle mobile (pur comprese nei documenti scovati da Computer Base ) non sono disponibili gli stessi dettagli. Infine, giova ricordare che tutti i processori Sandy Bridge dovrebbero essere costruiti con tecnologia da 32nm , mentre la transizione a 22nm è prevista a partire dal 2012.
Sempre riguardo i processi di miniaturizzazione, anche gli SSD saranno interessati da uno scaling interessante: a partire dalla fine dell’anno faranno il loro debutto unità con capienze fino a 600GB e chip da 25nm , identificate con il nome in codice Postville , a cominciare dalla serie X25-M e X25-V (rispettivamente la mainstream e la value). Soprattutto la prima pare molto interessante, anche se non si conoscono ancora i prezzi, visto che disporrà di tagli a partire da 160GB fino a 600GB, e le prestazioni dovrebbero crescere di pari passo con la capienza. Nella fascia alta del mercato occorrerà invece attendere il 2011 per un nuovo step Lyndonville della serie X25-E: tutti questi prodotti avranno un form factor da 2,5 pollici e interfaccia SATA. Inoltre , a inizio anno verrà ampliata la capacità della serie X18-M da 1,8 pollici (che passerà ai formati da 160 e 300GB), e la più vecchia tecnologia da 34nm finirà in una nuova offerta per il momento identificata come “Soda Creek”, pensata per essere agganciata al bus PCI Express e con capienze da 40 e 80GB. Tutte le memorie sono di tipo MLC.
Più a breve termine sembrano invece essere i piani di AMD . Entro il prossimo mese , in concomitanza con il ritorno tra i banchi e dunque con il prolifico periodo degli acquisti scolastici, ci sarebbero pronte almeno due unità desktop della serie Phenom II , una six core ( thuban ) e l’altra quad ( zosma ), pensate per soddisfare gli appassionati che badano alle performance più che al portafogli. La prima è identificata dalla sigla 1075T, e dovrebbe spingersi fino a 3.0GHz (3,5 in modalità TurboCore) con 9MB di cache a bordo, per un prezzo attorno ai 250 dollari; la seconda sarà invece la 970 Black Edition (3,50GHz, 8MB of cache), e il suo costo non dovrebbe superare i 200 dollari. Per i più oculati ci sarebbero invece un Athlon II X4 645 ( propus , 3.1GHz, 2MB L2 cache) e un Phenom II X2 560 ( callisto , 3.30GHz, 7MB cache), entrambi dal prezzo di listino di circa 100 dollari.
Se tutto questo può sembrare molto pratico e poco affascinante, più interessante è l’ indiscrezione che vorrebbe Asus al lavoro su una delle prime applicazioni pratiche di Fusion – la piattaforma integrata CPU/GPU di AMD – che stando alle prime informazioni potrebbe risultare davvero interessante soprattutto sotto il profilo domestico. L’azienda taiwanese infatti starebbe effettuando delle sperimentazioni su una motherboard in formato mini-ITX con a bordo la prima iterazione della famiglia Ontario, capace di prestazioni equivalenti a quelli di un Athlon II X2 250 (3GHz e 2MB di cache), ma con integrata una APU compatibile DirectX 11 e un consumo di appena 18W (TDP). Una piattaforma siffatta rilancerebbe drasticamente le quotazioni di AMD nell’arena fino a oggi dominata da Intel con Atom e presidiata da Nvidia con Tegra: il system-on-chip (SoC) di Sunnyvale potrebbe tranquillamente essere alla base di sistemi HTPC o, se le promesse prestazionali saranno rispettate, persino di sistemi di gioco di fascia media.
Luca Annunziata