Dopo anni di rincorsa al megahertz puro, il panorama IT enterprise e consumer negli ultimi tempi ha virato verso l’efficienza. Complice la crisi, e soprattutto una capacità computazionale dei chip moderni più che adeguata per gli utilizzi tipici, si è fatta strada l’esigenza di produrre processori in grado di abbattare i consumi elettrici e i watt dissipati in calore : è per questo che Intel, che fino a oggi ha ricoperto il ruolo di leader su tutti questi mercati, ha appena rilanciato la sua piattaform Atom per datacenter e annunciato la disponibilità in autunno di nuovi Core a basso consumo per i PC.
Per il datacenter, Santa Clara si arrischia a parlare di “ridefinire l’architettura” di questi complessi per andare incontro alle nuove esigenze: la linea Atom C2000 ( nome in codice Avoton, Rangley per i SoC pensati per il networking) è basata su un processo produttivo da 22nm, e in rampa di lancio c’è già la nuova linea Broadwell da 14nm che vedrà la luce entro il 2014. Avoton, abbinato all’architettura Silvermont , permetterà di migliorare fino a quattro volte l’efficienza energetica delle installazioni, aumentando al contempo (Intel dice sette volte) le performance.
Nel complesso, l’obiettivo a medio-lungo termine di Intel è quello di ampliare e differenziare la propria offerta per server e microserver: con Xeon e Atom a dividersi il mercato in base a potenza richiesta e tipo di servizio erogato , con il primo che dovrebbe soddisfare i clienti in cerca di potenza, il secondo capace di gestire i micro-server che stanno prendendo piede ideali per l’erogazione di servizi Web. Particolarmente interessante , in ogni caso, la tecnologia prevista per l’annunciato Xeon E3: abbinato al core Broadwell, ovvero quello che monteranno anche Core e Xeon di alto lignaggio, ci saranno anche tutti gli optional per l’I/O e la componente di accelerazione tipica dei SoC , con consumi contenuti. Ci saranno anche chip dedicati e costruiti su misura delle esigenze dei giganti dell’IT.
Per quanto attiene i PC, Intel ha anche annunciato che i primi chip Haswell della linea ultra-low power arriveranno sugli scaffali e nei laptop entro la fine dell’anno: processori Core con SDP (scenario design power) di appena 4,5W , in grado di equipaggiare secondo Santa Clara tablet e convertibili fanless e garantire prestazioni superiori pur mantenendo consumi tipici dei più modesti Atom. Secondo gli analisti , queste CPU saranno impiegate nella costruzione di ultrabook a basso consumo che cannibalizzeranno il segmento 10 pollici dei tablet, che invece rimaranno fedeli ad ARM nel più florido range compreso tra i 7 e gli 8 pollici.
Luca Annunziata