Se l’Unione Europea ha deciso di approfondire le indagini antitrust in merito all’acquisizione di McAfee da parte di Intel, rinviando di fatto l’approvazione, la Federal Trade Commission (FTC) statunitense ha approvato l’operazione finanziaria, il cui valore si attesta sui 7,68 miliardi di dollari.
La notizia arriva direttamente dal vicepresidente delle relazioni con gli investitori di Intel, Kevin Sellers: “FTC ha concluso positivamente le indagini circa l’acquisizione di McAfee”.
L’approvazione da parte dell’organo di controllo federale era prevedibile secondo Tristan Gerra, analista presso Baird: “C’erano molti punti di domanda sulle intenzioni di Intel al momento dell’annuncio dell’operazione e tutti abbiamo cercato di comprendere le ragioni di una scelta simile”. Tuttavia, a parere dell’esperto, Intel sarebbe stata capace di rispondere alla maggior parte degli interrogativi.
Nel mese di agosto, il chipmaker aveva espresso la volontà di assorbire il produttore di antivirus nell’ambito di un progetto di espansione del comparto dei chip per i personal computer. Inoltre, l’azienda sostiene che una decisione del genere permetterebbe di avere chip e architettura hardware completi di dispositivi di sicurezza, ottenendo prodotti più resistenti agli attacchi dei virus.
Si stima che i processori Intel lavorino sull’80 per cento dei personal computer sparsi sul Pianeta e l’acquisizione di McAfee, sostengono gli esperti, permetterebbe all’azienda di aggiungere nuove componenti ai suoi chip, permettendo, in questo modo, un’incursione in settori quali la telefonia e l’elettronica di consumo.
Stando alle dichiarazioni del management, il piano di investimento portato avanti da Intel permetterebbe a McAfee di conservare l’indipendenza e la leadership dell’attuale CEO Dave DeWalt.
Cristina Sciannamblo