Taipei – A dimostrazione del fermento nel settore dei PC ultraportatili, alla manifestazione Computex 2007 di Taipei sia Intel che Via hanno mostrato due laptop a metà strada tra un computer handheld e un classico subnotebook.
Il cucciolo di PC Intel-based sia chiama Eee PC ed è stato progettato da Asus in collaborazione con il chipmaker di Santa Clara. Presentato dal CEO di Asus, Jonney Shih, in occasione di un keynote di Intel, Eee PC è un portatile con display da 7 pollici che sta comodamente su due palmi di mano: le sue dimensioni sono infatti di 22,5 x 16,5 x 3,5 centimetri, mentre il suo peso è di 890 grammi.
Eee PC è stato progettato soprattutto per i paesi ad economia emergente , dove sarà venduto a non più di 300 dollari. A Taipei ne è stato mostrato sia un modello da 299 dollari che uno da 199 dollari , ma quali caratteristiche li contraddistingua non è al momento noto. Dai pochi dettagli emersi si è appreso che su questo notebook gira una speciale distribuzione di Linux (forse Ubuntu?) che, tra le altre cose, dovrebbe integrare tutto il necessario per gestire le email, navigare sul Web, effettuare chiamate VoIP e inviare messaggi istantanei.
Al momento non è noto quale processore si celi sotto il candido case dell’Eee PC, ma quasi sicuramente il dispositivo utilizzerà un disco a stato solido al posto di un hard disk magnetico. Secondo i tecnici di Intel, il portatilino garantirà un’autonomia di 3 ore: non molto se confrontata con quella di dispositivi analoghi.
Asus non ha fornito alcuna informazione sui tempi e i luoghi della commercializzazione di Eee PC.
VIA ha invece tolto i veli al primo notebook basato sulla sua nuova piattaforma NanoBook , ovviamente basata sui chip prodotti dallo stesso chipmaker taiwanese. Sebbene abbia dimensioni e peso simili a quelle dell’Eee PC – 23 x 17,1 x 2,9 cm, 850 grammi e schermo da 7 pollici – il NanoBook si rivolge ad un’utenza più variegata, che include utenti consumer, business ed education .
Il sistema include un processore C7-M da 1,2 GHz, chipset VIA VX700 con core grafico integrato VIA UniChrome Pro II IGP, sistema operativo Windows XP o Windows Vista Basic , schermo touch-screen da 840 x 480 pixel, fino a 1 GB di memoria DDR2, hard disk da 30 o 60 GB, card reader, modulo 802.11g e Bluetooth, adattatore Ethernet, porta DVI e due porte USB. VIA NanoBook è equipaggiato anche con uno slot USB posizionato di fianco allo schermo, che può essere utilizzato per alloggiare moduli quali un orologio con le varie ore locali, GPS, DVB, VoIP o modem 3G/CDMA. Per quanto riguarda l’autonomia, VIA dichiara 5 ore .
VIA ha progettato la piattaforma NanoBook in collaborazione con il produttore taiwanese di PC First International Computer ( FIC ), e ne ha già concesso la licenza d’uso a Packard Bell , che la utilizzerà per il suo imminente PC ultraportatile EasyNote XS.
Sebbene VIA affermi che il prezzo base dei NanoBook sarà “particolarmente aggressivo” , quale sarà esattamente non è ancora dato sapere: appare tuttavia certo che questo tipo di laptop andrà a posizionarsi in una fascia di costo superiore a quella di Eee PC, e probabilmente simile a quella del Foleo di Palm (intorno ai 500 dollari).
Tramontato il concetto classico di computer palmare, in buona parte soppiantato dagli smartphone, l’industria si sta orientando verso dispositivi un po’ più grandi ma capaci di offrire agli utenti un buon sottoinsieme delle funzionalità tipiche di un personal computer desktop. Il concetto, per altro, è tutto fuorché originale: basti ricordare l’ormai defunto NetBook di Psion, a sua volta erede della celebre famiglia di handheld Psion Series 5 ; l’albero genealogico di questo tipo di dispositivi affonda le sue radici in epoche ormai lontane.