È noto come Intel sia impegnata nello sviluppo di una microarchitettura di nuova generazione, nota col nome in codice di Sandy Bridge , che entro la fine dell’anno rimpiazzerà Nehalem. Sono ora emersi anche i dettagli ufficiosi delle prime CPU a 32 nanometri basate su Sandy Bridge.
Stando a quanto trapelato sul Web, tutti i processori che utilizzeranno la nuova microarchitettura adotteranno il socket LGA 1155 e avranno frequenze di clock non inferiori a 3,1 GHz.
Sandy Bridge si baserà su una evoluzione dell’attuale architettura Nehalem, ed utilizzerà la tecnologia di processo High-K metal gate a 32 nanometri di seconda generazione. Il nuovo processore includerà 2 o 4 core general purpose, un controller di memoria, due livelli di cache e un core grafico di sesta generazione. A differenza dei processori Westmere, in Sandy Bridge il core grafico sarà integrato nello stesso die del processore anziché sul package: questo stesso design verrà impiegato anche da AMD in Fusion.
I processori Sandy Bridge saranno i primi ad implementare le istruzioni Advanced Vector Extension (AVX), un’estensione delle attuali istruzioni SSE concepita per accelerare i calcoli intensivi in virgola mobile utilizzati in ambiti quali l’elaborazione di video, audio e immagini, la modellazione 3D, il calcolo ingegneristico, le simulazioni scientifiche e l’analisi finanziaria. Le istruzioni AVX saranno affiancate dalle AES New Instructions (AES-NI), capaci di accelerare le operazioni relative alla cifratura dei dati.
Stando all’attuale roadmap di Intel, Sandy Bridge sarà rimpiazzata verso la fine del 2011 da Ivy Bridge , la prima microarchitettura di Intel basata su una tecnologia a 22nm.
Alessandro Del Rosso