Tra le ultime patch di Linux 6.13, il quale entrerà a breve nel vivo dello sviluppo, è presente il supporto idle per i processori Granite Rapids D di Intel, destinati all’utilizzo per ambiti di tipo server, cloud e data center, e realizzati con la tecnologia MCM (Multi Chip Module) in una disposizione denominata dall’azienda “a tessera”.
Linux 6.13 aggiunge il supporto idle per le CPU Intel Granite Rapids D
Il supporto idle per le CPU Intel Granite Rapids è già presente nel kernel attuale, ma con questa patch viene esteso anche su Linux 6.13 per il supporto a Granite Rapids D, l’architettura che caratterizza i nuovi processori Xeon 6 che succederanno ai precedenti Ice Lake. Il supporto idle va a completare l’aggiunta di altri componenti relativi al supporto per la nuova architettura, che sono già stati implementati nelle versioni precedenti relative a quest’ultimo anno.
Come spiega la descrizione della patch, gli stati C, ovvero quelli che identificano lo stato di attività dei singoli nuclei, sono i medesimi delle CPU Granite Rapids Xeon SP/AP, differendo soltanto in parametri come caratteristiche e latenza, i quali cambiano leggermente.
Rispetto a Granite Rapids, la patch per Granite Rapids D di Linux 6.13 indica una latenza di uscita più alta di 220 per lo stato C6, a differenza dei 170 della prima e anche di Ice Lake D. Questa sale ancora a 240 per quanto riguarda lo stato C6P di Granite Rapids D, invece che i 210 di Granite Rapids.
Il supporto idle per la nuova architettura Intel è già in coda e verrà aggiunto durante il periodo relativo alla “finestra di unione”, che dovrebbe iniziare a partire dalla prossima settimana. È presente nel ramo relativo al codice per la gestione dell’alimentazione. La patch è anche molto semplice e per questo motivo rende facile il backporting a versioni precedenti del kernel.
Tra le altre novità di Linux 6.13 c’è anche il supporto inziale ai vecchi SoC Apple.