Anche Intel sarà protagonista alla 77esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che avrà inizio nella giornata di domani. Intel non porta però la tradizione della pellicola sul set, ma un modo completamente nuovo di intendere tanto la tecnologia cinematografica, quanto la stessa tecnica narrativa possibile.
Lo strumento con il quale Intel si presenta nella sezione Venice VR Expanded è quanto realizzato negli Intel Studios, il cui direttore Diego Prilusky spiega:
Con esperienze uniche basate sulla possibilità di movimento nei sei gradi di libertà (6DoF) come in “ARK” o con la capacità di mettere insieme scene relative a diversi piani temporali come in “HERE”, stiamo dando inizio ad una nuova era di creazione di contenuti ed esperienze immersive, utilizzando la rivoluzionaria ripresa volumetrica e le capacità di produzione di Intel Studios.
Intel Studios: ecco i film volumetrici
Quello che nasce grazie alla tecnologia Intel è la nuova forma dei film volumetrici, nei quali lo spazio viene imbrigliato dalla videocamera per lasciare piena espressione narrativa al tempo ed alla stratificazione delle storie sui luoghi in cui avvengono. Si tratta di un artificio che nasce tra le maglie dell’alta tecnologia, ma che offre al cinema un modo completamente nuovo di esprimersi e di immaginare una storia:
Intel Studios guida il futuro della creazione dei contenuti con la nuova generazione di tecnologie di ripresa cinematografica e di produzione, che rendono possibile la trasformazione del contenuto registrato in un contenuto di realtà virtuale, realtà aumentata e sei gradi di libertà (6DoF) basati sul movimento. Dopo aver presentato la precedente produzione al Tribeca Film Festival e al Festival di Cannes, Venezia è il momento decisivo in cui Intel Studios mostra le esperienze interattive che rivelano le potenzialità e il futuro dei lungometraggi volumetrici.
La risultante è un racconto in cui più personaggi vivono il medesimo luogo in tempi differenti e che grazie a questa comunanza diventano storia in sé. “Here”, ad esempio, è una storia nella quale “il protagonista è più un ambiente che una persona“: “La narrazione immersiva in realtà virtuale invita gli spettatori a riflettere sulle esperienze umane attraverso le generazioni“.
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Laddove il cinema si era fermato in quanto impossibilitato a raccontare i flussi temporali in altri modi, ora ecco aprirsi un mondo nuovo grazie a tecnologie che permettono tutto ciò. La tecnologia si fa forma narrativa e l’innovazione crea una nuova forma di linguaggio, che d’ora innanzi sarà a disposizione di registi e creativi. La complessità tecnica di questo salto di paradigma è tutta nelle immagini che raccontano cosa siano gli Intel Studios e quale tipo di preparazione sia necessaria per poter narrare una storia nella forma del film volumetrico.