Ci aveva già provato , con scarsi risultati. La speranza di un accordo con la Federal Trade Commission (FTC) statunitense sembrava più che vana per il chipmaker Intel. Accusato dalle autorità antitrust a stelle e strisce di aver leso non solo la competitività nel mercato delle CPU, ma anche in quello delle GPU.
Ma l’azienda di Santa Clara pare ora aver trovato una via di fuga , ovvero un accordo che le permetterebbe di uscire dalla rete antitrust prima dell’inizio del processo a suo carico, previsto per il prossimo settembre. Verrà dunque aperta una finestra alla metà del prossimo luglio , che darà ai rappresentanti di FTC e Intel la possibilità di discutere i dettagli di un armistizio.
Un armistizio che permetterà ad Intel di correggere le problematiche antitrust evidenziate da FTC , in modo da evitare un lungo e costoso dibattimento legale. Nonostante l’assenza di dettagli ufficiali sull’accordo, il chipmaker di Santa Clara dovrebbe ad esempio smetterla di tagliar fuori dal mercato delle GPU contendenti come AMD e Nvidia. Almeno stando a quelle che erano state le accuse da parte dell’autorità antitrust statunitense.
È vero che Intel aveva trovato la sua miliardaria pax con lo storico rivale AMD, a placare spiriti bollenti. Infatti, con 1,25 miliardi di dollari, i due colossi statunitensi sembravano aver di colpo cancellato qualsiasi disputa relativa a pratiche anti-competitive e violazioni di brevetto. Me le autorità antitrust non avevano affatto finito con Intel.
Nel novembre dello scorso anno , il procuratore generale di New York Andrew Cuomo aveva avviato un’indagine antitrust nei confronti del chipmaker , accusato di avere rapporti troppo stretti con Dell, potenzialmente distorsivi dell’andamento del mercato. Intel si era appena rifiutata di pagare la multa impostale dalle autorità europee, accusate di aver condotto indagini errate . Dopo questo accordo, almeno quelle di FTC si fermeranno del tutto.
Mauro Vecchio