È chiaramente di ispirazione nostrana il nome scelto da Intel per la sua nuova famiglia di GPU destinate alla linea basata su architettura Xe: ieri la presentazione ufficiale di Ponte Vecchio. Le unità, realizzate con processo produttivo a 7 nm, arriveranno sul mercato entro il prossimo anno, destinate in un primo momento a data center e supercomputer per poi abbracciare anche l’ambito consumer e in particolare quello gaming con declinazioni specifiche.
Intel presenta Ponte Vecchio: GPU Xe a 7 nm
L’annuncio è giunto in occasione dell’evento HPC Developer Conference 2019 in scena nella città di Denver (Colorado). Esordiranno accompagnate dalla nuova interfaccia oneAPI (già disponibile in beta) destinata agli sviluppatori con l’obiettivo non dichiarato di portare il chipmaker di Santa Clara a competere con la concorrenza di NVIDIA e AMD nel territorio delle applicazioni legate all’intelligenza artificiale.
Inserite nella roadmap di Intel anche le componenti Xeon di prossima generazione a 10 nm, in arrivo non prima del 2021, al momento note con il nome in codice Sapphire Rapids. Insieme alle GPU Ponte Vecchio (le prime di tipo exascale del gruppo ovvero capaci di eseguire un miliardo di miliardi di calcoli al secondo) e a oneAPI troveranno posto all’interno del supercomputer Aurora annunciato dal Department of Energy dell’Argonne National Laboratory. Lenovo e Atos hanno già messo in cantiere progetti simili destinati al segmento HPC (High Performance Computing).