Com’è andato il primo trimestre del nuovo anno fiscale di Intel? Il CEO Paul Otellini parla di “un solido inizio”, con utili leggermente inferiori rispetto all’anno scorso ma con risultati comunque superiori alle aspettative degli analisti. E il prosieguo del 2012 sarà in salita, promette Intel.
Nel corso del trimestre conclusosi il 31 marzo scorso, Santa Clara ha totalizzato qualcosa come 12,91 miliardi di dollari di guadagni (superiori ai 12,84 miliardi previsti dagli analisti) contro i 12,85 nello stesso periodo dell’anno scorso. Gli utili si sono fermati a 2,7 miliardi, inferiori ai 3,16 miliardi del 2011 anche a causa di una settimana utile in meno.
Al di là del chiacchiericcio della presunta era “post-PC”, del mercato invaso da gadget mobile e smartphone e anche degli oggettivi problemi causati all’industria degli HDD delle alluvioni in Thailandia, insomma, Intel continua a macinare quattrini e produrre enormi quantità di silicio sotto forma di CPU e microprocessori.
E il resto del 2012 sarà anche meglio, promette Otellini, con le previsioni interne che parlano di 13,6 miliardi di ricavi per il prossimo trimestre. Parte del merito della crescita andrà agli smartphone x86 basati su CPU Atom – il primo dei quali prodotto dall’indiana Lava e in arrivo entro la settimana – e agli ultrabook.
Per quanto riguarda quest’ultima, giovane categoria di PC/tablet convertibili, Intel prevede che ne verranno commercializzati tra i 20 e i 30 milioni entro la fine dell’anno. I prezzi saranno augurabilmente inferiori ai 1.000 dollari del reference design di Santa Clara noto come Cove Point .
Alfonso Maruccia