La recessione mondiale incombe? Il mercato dei “super-piccoli” da viaggio è in realtà una bolla speculativa ? La concorrenza all’alfabetizzazione informatica dei meno abbienti si fa incalzante ? Poco male: un’azienda come Intel, votata sempre e comunque allo sviluppo e al progresso tecnologico, non può esimersi dall’innovare componenti e linee di prodotto, qui e adesso .
Non fa differenza il Classmate PC di prossima generazione, che includerà nel restyling anche uno schermo touch-screen ruotabile. Presentato già durante l’ IDF primaverile , il nuovo mini-laptop per i mercati emergenti rinnova processore, RAM, memorie di massa e ora anche il display: in arrivo ai primi clienti entro il primo quarto del 2009, CPC 2G verrà assemblato da Quanta Computer , la più grande società produttrice di laptop a contratto del mondo.
Quanta Computer prenderà il posto dell’OEM Elitegroup Computer System , che continuerà ad ogni modo a rimanere partner di Intel per la produzione e la consegna di Classmate di prima generazione in giro per il mondo.
Il nuovo contratto andrebbe letto in un’ottica tutta in ascesa per l’avventura commerciale del Classmate: nel 2007 il mini-PC è stato distribuito in 100mila unità, le stime per il 2008 parlano di 500mila macchine e le proiezioni danno il Classmate next-gen messo in commercio per circa 2 milioni di volte .
Se d’altronde il laptop di Intel è riuscito anche a piazzare un ordine nel Venezuela del presidentissimo Hugo Chavez, il futuro potrebbe non essere così nero come sembra. Almeno per quanto riguarda il netbook di Santa Clara.
La disponibilità di funzionalità “touch”, inoltre, non poteva che essere solo una questione di tempo per uno dei netbook (subnotebook o come lo si voglia chiamare) tecnologicamente più avanzati – e costosi – in circolazione. La mania touch-rotante non è certo una novità di questi giorni , e recentemente dal Giappone Fujitsu ha presentato i suoi nuovi PC senza trascurare evoluzioni per tablet e sistemi da usare a mo’ di “lavagna”, per le proprie esigenze di produttività e business lontano dal fisso.
Alfonso Maruccia